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Povia risponde al sindaco di Nichelino, e Tolardo diventa 'Trollardo': ma il cantante lancia un appello

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Redazione

Redazione 29 agosto 2024 16:03

All'indomani del video pubblicato dal primo cittadino sui social, il cantautore ha deciso di ribattere anche lui con un video alle accuse che gli sono state rivolte

Continua il botta e risposta a distanza tra Povia e il sindaco di Nichelino, Giampaolo Tolardo. All'indomani del video pubblicato dal primo cittadino sui social, il cantautore ha deciso di ribattere anche lui con un video alle accuse che gli sono state rivolte. "Soffro di passare per quello che non sono o per quello che non ho detto", ha spiegato nel video Povia, "Lei ha fatto un video nel quale ha letto cose che non ho detto".

"Se non sta attento la gente comincerà a chiamarla Trollardo"

Povia se la cava con una battuta che però è il senso del messaggio che in oltre cinque minuti di video vuol fare passare: "Se non sta attento la gente comincerà a chiamarla Trollardo", dice per spiegare che le cose che il sindaco di Nichelino gli imputa di aver detto non le avrebbe dette lui. Il cantautore ha spiegato che parte delle dichiarazioni riportate furono diffuse nel 2012 da un profilo falso che era stato aperto su facebook. 

"Sono a favore dei diritti"

Tra le altre cose Povia si difende anche dall'accusa di essere omofobo e di non essere a favore dei diritti: "Io sono a favore dei diritti e della libertà come valore assoluto per tutti, compresi i gay. Quelli che mi conoscono, con cui escono e che sono anche gay lo sanno bene. Lei invece dice di combattere diseguaglianze e discriminazione, per poi tappare la bocca alle persone". 

Anti-euro e no vax

Il cantautore ha anche affrontato la questione euro e no vax. Nel primo caso ha rivendicato la sua posizione contro l'unione monetaria, mentre nel secondo caso ha spiegato: "Ho fatto mille vaccini nella vita, non è che se non ne faccio uno perché ho paura divento no vax. Lei parla come un tifoso e questo un sindaco non può farlo". 

L'appello 

"Se vuole fare un atto democratico mi inviti alla festa del 20 settembre", conclude Povia, "in un momento in cui c'è tanto odio, tutti contro tutti, faccia un passo indietro per la pace e si accorgerà che io sono una persona a posto e la gente mi vuole bene. Anche se non piaccio a tutti porto un messaggio di pace, anche se non sono le sue". 

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