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FRA PASSATO E FUTURO - Tra le sue strade e le sue piazze si mescolano le tradizioni dell’Aquitania e una dinamica modernità che la rende una delle città più cool d’Europa. La Cité du Vin, costruito all’imbocco della città ed affacciata sulla Garonna, esemplifica il suo futuro e l’impressionante trasformazione degli argini del grande fiume che l’attraversa. Ed è sulla Rive Droite, lasciata da parte per molto tempo, che si scrive il futuro di Bordeaux con radicali riqualificazioni, edifici e interventi urbanistici progettati nel rispetto del paesaggio urbano. Verso la Grande Bordeaux del 2030, tutta la città si sta ridisegnando, dal gigantesco cantiere dei bacini, i «Bassens à Flot», a Bordeaux Euratlantique, che sta sorgendo da terra intorno alla stazione. Locali all’aperto ad ogni angolo di strada, bar alla moda, negozi di design, skatepark e molti neobistrot chic... la città è ringiovanita. Non si ha il tempo di annoiarsi, fra shopping, visite a musei e gallerie d’arte, soste gourmet in ristoranti che non finiscono mai di reinventarsi, un calendario culturale pieno in tutte le stagioni, fra mostre, concerti, letture, spettacoli, eventi e arti di strada.
L’ANTICA BURDIGALA ROMANA - Bordeaux è l’antica Burdigala dei romani, sotto il cui dominio conobbe qualche secolo di grande splendore che, dopo la caduta dell’Impero, ritroverà soltanto nel dodicesimo secolo sotto il dominio inglese, diventando un importante centro per il commercio del sale. Tornata alla Francia nel 1453, ha il suo apogeo nel XVII secolo: gli arcivescovi e i re francesi abbelliscono la città di preziosi monumenti e palazzi e soprattutto bonificano i dintorni paludosi e inabitabili. Le porte della città diventano archi di trionfo maestosi, la magnifica e imponente Piazza della Borsa è progettata sul modello di Versailles: la città, a riprova della sua dinamicità, diventa una delle capitali europee del movimento illuminista. Nell’Ottocento il suo ruolo di porto commerciale si rafforza fino a diventare uno dei più importanti di Francia.
LO SPECCHIO DELLA GRANDEUR - Fra i molti e imponenti monumenti che punteggiano la città, il cui centro storico è iscritto al Patrimonio Mondiale dell’UNESCO dal 2007, da ammirare la cattedrale di Sant’Andrea risalente al 1096, la chiesa abbaziale di Santa Croce del XII secolo, ma anche palazzo Roahn oggi sede del Municipio, il Gran teatro su modello italiano capolavoro neoclassico in piazza della Commedia (l’antico foro romano), il Ponte di Pietra, primo ponte sulla Garonna costruito all’inizio dell’Ottocento, i resti di un anfiteatro romano noto come Palazzo di Gallieno. Città verdissima, ha molti parchi e giardini, tra cui spiccano il Parc Bordelais e il Giardino pubblico all’inglese che fu inaugurato nel 1846, al cui interno si trovano un orto botanico e l’erbario del Museo di storia naturale.