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Quasi metà dei torinesi è a dieta: quali seguono e perché

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TorinoToday

Redazione 21 maggio 2024 12:15

La cucina italiana è una delle più apprezzate al mondo e il buon cibo non manca mai sulle tavole dei torinesi e dei piemontesi tentati anche dalle prelibatezze del territorio. Mangiar bene, però, non è soltanto una questione di gusto ma soprattutto di salute.

Un'indagine, condatta dall'Osservatorio Sanità di UniSalute insieme a Nomisma, ha voluto scoprire qualcosa di più sul rapporto che hanno i torinesi con il cibo. Per prima cosa ha così rilevato che quasi la metà dei torinesi sono a dieta (44%), un dato in crescita rispetto al 2021 quando erano il 37%.

Questa percentuale è composta però solo per il 17% da chi si è affidato a uno specialista, come un dietologo o un nutrizionista, nonostante il 57% degli intervistati si dichiari interessato a farsi seguire da un professionista dell’alimentazione.

Molti optano ancora per il “fai-da-te” o per il consiglio di amici e parenti (17%), mentre nel resto dei casi uno specifico tipo di alimentazione è stato suggerito dal medico di base (4%) o da un personal trainer (6%).

Torinesi a dieta: i motivi

Perché seguire una dieta? La motivazione più spesso citata secondo quanto rivelato dall'Osservatorio Sanità di UniSalute insieme a Nomisma è il sentirsi bene con se stessi (46%), insieme al volersi mantenere in forma e curare il proprio aspetto fisico (45%).

In secondo piano, ma comunque importanti, ci sono le questioni legate alla salute: da chi vuole risolvere un problema di sovrappeso o obesità (30%), a chi cerca di fare prevenzione rispetto a malattie e altri disturbi (28%), o anche chi ha dovuto cambiare il proprio regime alimentare dopo aver riscontrato dei valori fuori norma nelle analisi del sangue (19%).

Si evidenzia inoltre come, in ogni caso, che sia a dieta o meno, a Torino quasi un intervistato su due (46%) dice di aver mangiato in modo più sano ed equilibrato nell’ultimo anno, e il 48% ritiene le buone abitudini alimentari un aspetto fondamentale della propria salute. La dieta mediterranea risulta molto diffusa, con il 40% che la indica come lo stile alimentare più simile al proprio.

Seguono, a una certa distanza, le alimentazioni personalizzate in base alle proprie esigenze specifiche (12%) e le diete iperproteiche (11%). Si descrive invece come vegano o vegetariano il 5% degli intervistati.
Nonostante i ritmi di vita sempre più frenetici, oltre sette torinesi su dieci (72%) rivelano infine di mangiare cibo cucinato in casa in tutti i pasti o quasi. Uno su tre (33%) consuma anche cibi pronti o da riscaldare almeno 2 o 3 volte alla settimana, mentre solo l’11% dichiara di utilizzare almeno 2 o 3 volte a settimana i servizi di takeaway o delivery.

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