Raid antisemita sui murales di Edith Bruck, Liliana Segre e Sami Modiano realizzati dall'artista contemporaneo aleXsandro Palombo a Milano per l'ottantesimo anniversario della liberazione di Auschwitz. A renderlo noto è lo stesso autore delle opere. "Attaccare ripetutamente opere d'arte dedicate alla Memoria che ritraggono sopravvissuti ad Auschwitz non solo procura infinita amarezza, ma evidenzia come il valore stesso della democrazia e di tutte le nostre libertà sia in pericolo - sostiene Palombo -. Chi continua a essere indifferente davanti a questi ripetuti scempi antisemiti si fa complice di questa terribile deriva".
Palombo ha elencato in un comunicato gli sfregi fatti ai suoi murales. Nella prima opera, 'Arbeit macht frei' che ritrae Edith Bruck, la grande stella blu di David è stata rimossa dalla bandiera d'Israele che copre le spalle della scrittrice ungherese, mentre nella seconda opera.
''Halt! Stoj!' in cui appaiono Papa Francesco, Edith Bruck, Liliana Segre e Sami Modiano in versione Simpson, sono state sfregiate tutte le stelle di David gialle simbolo di esclusione e sterminio.
"La senatrice a vita Liliana Segre - ha spiegato l'artista - ha voluto fortemente che la parola 'indifferenza' diventasse un monito, la chiave per comprendere la ragione del male, è chiaro che coloro che continuano ad essere indifferenti davanti a questi ripetuti scempi antisemiti si fanno complici di questa terribile deriva sociale, civile e culturale".
Già nei mesi scorsi su un altro murales realizzato dall'artista in piazzale Loreto a Milano i volti di Segre e Modiano erano stati sfregiati.
"Sfregiare opere d'arte dedicate alla Memoria è come sfregiare la memoria stessa, la memoria di tutti, quella condivisa, quella sulla quale si basa la nostra convivenza sociale, quella sulla quale è nata la nostra Costituzione. Quanto accaduto a Milano, l'oltraggio antisemita ai murales che raffigurano Edith Bruck, Liliana Segre e Sami Modiano, non è una 'bravata': è un'offesa grave a tutte e tutti, sono gesti vigliacchi che condanniamo. E vogliamo denunciare il clima di odio, intolleranza e anche di indifferenza che ce ne ricorda, purtroppo, altri". Così in una nota la segretaria del Pd Elly Schlein.
"'Oggi vedo la stessa indifferenza di allora' dice proprio oggi in un'intervista Liliana Segre, ricordando 'il dolore di non essere voluti da nessuno'. Che Paese è un Paese che non protegge la Memoria e che non mette in campo tutte le azioni perché quell'orribile passato non si ripeta? Allora 'nessuno si è preoccupato di me', dice ancora Segre: noi vogliamo preoccuparcene e occuparcene, e continueremo a farlo, oggi come ieri. Sempre", conclude.
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