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Nella mattinata di giovedì 3 ottobre 2024 la polizia di Torino ha espulso dal territorio nazionale il 24enne italo-tunisino Emin Mohamed Ghouili, in quanto "è risultato intrattenere rapporti sui social network con tre connazionali affiliati all’organizzazione terroristica conosciuta come Stato Islamico, dotati di grande dimestichezza con l’uso delle armi e la fabbricazione di esplosivi. Malgrado il giovane abbia avuto la concreta possibilità di integrarsi nel tessuto sociale, essendo regolarmente soggiornante sul territorio nazionale, lo stesso ha assunto nel tempo comportamenti indicativi di radicalizzazione religiosa, tali da suggerire una potenziale minaccia per la sicurezza dello Stato e per l’incolumità delle persone".
Il giovane, che ha precedenti per rapina, droga e maltrattamenti in famiglia, è stato rintracciato dalla Digos in un appartamento della zona settentrionale della città dove abita con alcuni amici visto che era stato allontanato dalla compagna per la vicenda dei maltrattamenti. Qui (o meglio poco lontano visto che non era in casa) è stato prelevato, scortato (passando per quello di Torino Caselle) all’aeroporto di Roma Fiumicino e rimpatriato a Tunisi. Il ragazzo è figlio di Mohamed Ben Ghouili, già espulso nel 2005 per ragioni analoghe, e di un'italiana che lo ha cresciuto. Gli investigatori hanno rintracciato conversazioni via social con tre connazionali, sospettati di terrorismo, considerati affiliati all’Isis e arrestati recentemente in Kuwait in quanto sospettati di pianificare un attentato. Inoltre hanno documentato l'esistenza di frequenti contatti con il padre, che sarebbe andato a trovare diverse volte in Tunisia.
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