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Redditometro, Meloni sospende il decreto «in attesa di approfondimenti». La premier: «Nessun Grande Fratello fiscale»

5 mesi fa 3
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Sospeso il decreto sul Redditometro dopo le polemiche anche all'interno della maggioranza.  «Oggi ho incontrato il viceministro Leo, ci siamo confrontati sui contenuti» del decreto ministeriale sul redditometro e «siamo giunti alla conclusione che sia meglio sospendere» il provvedimento «in attesa di ulteriori approfondimenti». Così Giorgia Meloni in un video diffuso sui social. «Il nostro obiettivo è e rimane quello di contrastare la grande evasione e il fenomeno inaccettabile, ad esempio, di chi si finge nullatenente ma gira con il Suv, o va in vacanza con lo yacht, senza però per questo vessare con norme invasive le persone comuni», spiega Meloni.

Meloni: nessun grande fratello fiscale

«Mai nessun "grande fratello fiscale" sarà introdotto da questo Governo. Sono sempre stata contraria a meccanismi invasivi di redditometro applicati alla gente comune». Ma intanto le acque in maggioranza rimangono agitate con la Lega che chiede formalmente il superamento di questo strumento con un ordine del giorno. 

La premier Giorgia Meloni rassicura e scrive sui social che «l'attuazione della delega fiscale, portata avanti in particolare dal Vice Ministro dell'Economia Leo, è fino ad ora andata nella direzione di migliorare il rapporto tra Stato e cittadino, tutelare i lavoratori onesti e contrastare la grande evasione, quella, per intenderci, dei sedicenti nullatenenti con ville, barca e supercar. Continueremo in questa direzione, sempre dalla parte dei cittadini».

Redditometro, cosa cambia: dalle verifiche mirate al contraddittorio, tutte le novità

Redditometro, cosa ha detto Meloni

«Sull'ultimo decreto recentemente varato dal Mef che negli intendimenti delimita l'azione di verifica dell'amministrazione finanziaria, mi confronterò personalmente con il Vice Ministro Leo, al quale ho chiesto anche di venirne a riferire al prossimo Consiglio dei Ministri.

E se saranno necessari cambiamenti sarò io la prima a chiederli»,  aggiunge la premier.

Tajani: «Ne chiederò l'abolizione»

Più netta la posizione del ministro degli Esteri e leader di Forza Italia, Antonio Tajani a margine di un seminario alla Farnesina: «Il redditometro non funziona: è uno strumento obsoleto e superato che piace alla sinistra e crea un sacco di contenziosi. Farò di tutto perchè venga abolito. Al prossimo Consiglio dei ministri presenterò la proposta di abrogarlo. Ne parlerò con Leo e ne chiederò l'abolizione».

Cosa dice il sottosegretario Freni

«Sul redditometro ha parlato il presidente del consiglio, hanno parlato tutti. Io credo che quello che il viceministro Leo volesse dire sia abbastanza chiaro. La Lega è fermamente contraria al vecchio redditometro, come inventato dal governo Renzi, e non ho dubbi che si andrà in questa strada. Il governo farà le sue valutazioni. Le linee su cosa siamo a favore e cosa contro mi sembrano chiare. Mi sembra chiaro come ha detto il presidente del consiglio e la Lega ieri che questo governo non ha proprio nel proprio dna una cosa simile», ha detto invece il sottosegretario all'Economia Federico Freni a margine di un convegno di AssoNext.

Odg Lega, il governo confermi il superamento del redditometro

Con un ordine del giorno al dl Superbonus la Lega «impegna il governo a chiarire la portata del decreto ministeriale, confermando il superamento dell'istituto del redditometro». Nell'emendamento si parla della «preoccupante risonanza mediatica intorno ad una vecchia visione del rapporto tra contribuente e amministrazione» seguita alla pubblicazione del decreto ministeriale in Gazzetta ufficicale lo scorso 20 maggio. La Lega, si precisa, «ha sempre ritenuto che strumenti induttivi», come il redditometro, «non offrano benefici tangibili e concreti nel pur doveroso contrasto all'evasione».

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