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Riders on the storm all'Hiroshima mon amour: sul palco, le band del panorama underground torinese

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Redazione

24 settembre 2024 10:19

Il 27 settembre presso L’Hiroshima Mon Amour II a partire dalle ore 21:00 ci sarà la seconda edizione di Riders On The Storm presentato da Gianpiero Perone, dove si esibiranno diverse band del panorama underground torinese. L’intero incasso, che sarà a offerta libera, sarà totalmente devoluto alla cassa. Questo evento è organizzato da NIdil Cgil Torino ( categoria della Cgil che rappresenta le lavoratrici e i lavoratori atipici e precari) con l’Associazione “ Cassa di Mutua Solidarietà e Resistenza”dedicata a Mimmo Rinladi, da sempre sindacalista e responsabile della Camera del lavoro di Orbassano e già Segretario Regionale della Filt Cgil, scomparso prematuramente nel 2018, in collaborazione con Arci Torino, Friday for futers, Torino Pride, Libera Piemonte, CGIL Torino e Nidil Cgil con il patrocinio di : Regione Piemonte, Comune di Torino e Città Metropolitana.

Il progetto “Rider On The Storm” nato un anno fa è in continuazione con le altre iniziative portate avanti dall’Associazione Mimmo Rinaldi. Tali iniziative hanno l’obiettivo di porre oltremodo all’attenzione dell’opinione pubblica le condizioni di lavoro di questi lavoratori e lavoratrici impegnati nel mondo delle piattaforme digitali, divenuti ormai una solida presenza del substrato sia sociale sia economico della nostra moderna società. I “riders” sono ormai figure di sfondo nelle strade delle nostre città.

Li vediamo sfrecciare su biciclette, motorini e ogni altro mezzo di trasporto il più velocemente possibile, curvi sotto il peso dei cubi porta cibo, nascosti dal casco, accorgendoci di loro solo quando ci consegnano il cibo ordinato attraverso le varie app;un”contatto”veloce, sfuggente. Il progetto “Riders on the storm” vuole togliere casco e cubo porta cibo a queste donne e uomini, rivelandoli per quello che sono: persone.

Esseri umani che come noi, lottano tutti i giorni per avere una condizione economica e sociale dignitosa ed equa nella società. Persone spesso venute da lontano, con culture e costumi diversi, che prima di giungere sulle nostre strade hanno attraversato luoghi, vivendo situazioni spesso drammatiche. Persone con un sogno nel cassetto, con speranze per il futuro, con progetti che non
riescono a comunicare a nessuno perché magari parlano una lingua diversa, a causa di una condizione economica determinata da un lavoro povero e precario o semplicemente, perché spesso nessuno si ferma a parlare con loro, ad ascoltarli.

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