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Redazione
Il 10 ottobre 2024, la criminologa Roberta Bruzzone porta al Teatro Colosseo di Torino il suo spettacolo "Favole da incubo", un viaggio crudo e necessario attraverso i casi di femminicidio più sconvolgenti degli ultimi anni. Un'analisi lucida e impietosa degli stereotipi di genere che alimentano queste tragedie annunciate, ancora radicati nella nostra società nonostante l'apparente progresso.
Maschi dominanti, femmine sottomesse. Un copione che si ripete, alimentando crimini efferati. Attraverso la ricostruzione di storie drammatiche, Bruzzone, accompagnata da musica dal vivo, sviscera i pregiudizi, gli stereotipi e i tabù che hanno avvelenato le vite di vittime, carnefici, opinione pubblica e persino media.
Un quadro inquietante che ci costringe a confrontarci con la realtà: le idee sessiste permangono, anche tra chi si ritiene immune.
"Favole da incubo" non è un processo, ma un monito. Un invito a prendere coscienza delle "voci interiori" che ci spingono a discriminare in base al genere, alimentando una cultura che tollera e a volte giustifica la violenza sulle donne.
Perché solo la consapevolezza può essere il primo passo per estirpare il male alla radice. Per scardinare schemi mentali tossici e costruire una società dove crimini del genere non trovino terreno fertile. Intervenire è possibile, cambiare è necessario. "Favole da incubo" è un atto di denuncia e una chiamata all'azione per estirpare la violenza contro le donne una volta per tutte.
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