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Robin Hood, lo spettacolo per i ragazzi e le famiglie al Teatro Carignano

3 mesi fa 2
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Redazione

23 giugno 2024 16:42

Anche per l’estate 2024 il Teatro Carignano aprirà le sue porte al pubblico più giovane e alle famiglie: nell’affascinante cornice della sala più storica della città, dal 21 giugno al 7 luglio, tornerà Robin Hood da Alexandre Dumas, per la traduzione e l’adattamento di Marta Cortellazzo Wiel, Christian di Filippo, Marcello Spinetta. In scena Paolo Carenzo, Christian di Filippo, Celeste Gugliandolo, Lisa Lendaro, Marcello Spinetta, Aron Tewelde diretti da Marta Cortellazzo Wiel. Le scene sono di Fabio Carpene, i costumi di Giovanna Fiorentini, le musiche di Celeste Gugliandolo e il suono di Filippo Conti.

La storia di Robin Hood, l’abilissimo arciere della foresta di Sherwood, si divide tra la speranza di ricongiungersi con il suo primo amore, Lady Marian, e la missione di proteggere il popolo dalle ingiustizie del Re Giovanni. Il coraggio del giovane è messo a dura prova quando la foresta di Sherwood viene minacciata dalla ferocia del sovrano, aiutato dal crudele Sceriffo.

E' l'inizio di una grande avventura, su cui fioriranno leggende e ballate: dalla fervida fantasia di Alexandre Dumas padre nasce uno dei ritratti più appassionanti del leggendario fuorilegge inglese. Ad affiancarlo nelle sue imprese ci sono i suoi fedeli compagni tra cui il valoroso amico Little John e la scaltra Maude. Paladino della giustizia e difensore dei deboli, arciere infallibile e astuto, Robin Hood è il principe dei ladri, l’incontrastato signore della foresta di Sherwood.

Il confine tra giusto e ingiusto
Note a cura Marta Cortellazzo Wiel

La letteratura ci ha sempre regalato storie di eroi ed eroine che, con le loro eccezionali virtù di coraggio e abnegazione, hanno compiuto gesta memorabili: spesso ci rassicura che sia proprio un eroe a dover portare a termine una missione. Il nostro Robin Hood, però, non è un eroe, bensì un ragazzo che, come ogni essere umano, si confronta con i propri dubbi e paure, consapevole di non poter agire da solo.

A sostenerlo in questa missione, infatti, ci sono l’amico Little John, che con i suoi consigli guida l’istinto spregiudicato del protagonista, l’incantevole Lady Marian, che spinta dall'amore per Robin e dal suo senso di giustizia, compie atti rivoluzionari contro il proprio stato sociale, e Maude, astuta complice e fedele amica della ragazza.

Oltre a non essere un eroe, Robin Hood è uno dei fuorilegge più celebri della letteratura: l’arciere che ruba ai ricchi per dare ai poveri. Chi, infatti, non ha mai associato a lui questa frase? Ormai è diventata quasi un epiteto che descrive i nobili intenti del protagonista del romanzo di Alexandre Dumas (padre). Ma, a furia di ripeterla, ci sfugge il grande paradosso che queste parole nascondono, ovvero che talvolta, per fare giustizia, si debba ricorrere a metodi ingiusti.

È stato inevitabile per noi, dunque, nella creazione del testo, porci degli interrogativi circa il concetto di giustizia oggi. Qual è il confine tra giusto e ingiusto? E quando un'ingiustizia, operata per un bene più grande, può veramente trasformarsi in un atto di salvezza?

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