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Robodogs, il giubbotto che aiuta i cani da soccorso a trovare i dispersi

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TorinoToday

Redazione 11 agosto 2024 08:02

Il ruolo dei cani nel salvare vite umane da edifici crollati a causa di terremoti o catastrofi naturali è a dir poco fondamentale. Sono molti i quattro zampe che hanno contribuito a ritrovare sopravvissuti grazie al loro fiuto e al loro istinto. Caratteristiche che possono essere potenziate semplicemente facendo indossare ai pelosi un giubbotto. A renderlo tutto questo possibile è il giubbotto pensato da Kazunori Ohno, professore presso l'Università giapponese di Tohoku.

Un supporto tecnologico adatto a ogni tipo di cane

Nel momento in cui la tecnologia incontra le abilità dei cani, si ha la possibilità di salvare ancora più vite umane mettendo il quattro zampe in condizioni di totale sicurezza. Secondo Kazunori Ohno, che ha iniziato a sviluppare il progetto dopo il terremoto del Giappone orientale del 2011, uno dei problemi più grandi in questi casi è che il conduttore del cane. Nel momento in cui quest’ultimo entra in una struttura pericolante, infatti, non ha il controllo di quello che succede e della situazione che isi trova davanti.

In precedenza si era ricorso a una tecnologia del genere per quanto riguarda i cani militari, ma il limite era rappresentato dal peso e dal fatto che le immagini potevano essere visionate solo in differita.

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Con l’invenzione del professore dell'Università giapponese di Tohoku diventa tutto più semplice. Il giubbotto con la telecamera da 100 grammi, un dispositivo GPS, un barometro e una batteria ha un peso totale di 1,3 chilogrammi quindi può essere indossato anche da cani di taglia media. Questi non solo sono più adatti ad ambienti piccoli come possono essere i resti di un palazzo e riescono a muoversi meglio su terreni insidiosi rispetto a quelli di grossa taglia, ma sono anche in grado di cercare i dispersi per circa un paio di ore indossando il giubbotto.

Va poi aggiunto che le telecamere grazie a un sistema internet trasmettono immagini e suoni in presa diretta, quindi si ha sempre sotto controllo la situazione all’interno dell’edifico. Il GPS, tra l’altro, consente di visualizzare il percorso del cane su una mappa digitale e facilita le ricerche notturne.

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Le capacità canine sono insuperabili

Non è la prima volta che Kazunori Ohno si interessa ai cani da soccorso e a come ottimizzare al meglio le ricerche dei dispersi. In passato, infatti, aveva progettato e sviluppato un robot da soccorso in grado di lavorare a lungo in ambienti difficili. Lo svantaggio di questa tecnologia, però, è che non si possono sfruttare le stesse abilità che hanno i cani in carne e ossa di trovare persone in aree ampie e in un lasso di tempo limitato.

Il giubbotto con telecamera è invece il giusto compromesso tra tecnologia e l’istinto insostituibile dei pet.

Articolo originale su Today.it

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