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Roma e Lazio, basta derby serali e divieto alle trasferte dei tifosi (fino alla fine della stagione)

1 giorno fa 4
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ROMA Stop, a tempo indeterminato, ai derby in notturna allo Stadio Olimpico. E sanzioni molto severe per le due tifoserie di Lazio e Roma. Quanto accaduto nella Capitale domenica pomeriggio, a poche ore dal fischio d’inizio della stracittadina di ritorno, ha segnato il prima e il dopo.

E il Viminale, da cui era arrivata già la ferma condanna per i disordini di piazza che si sono conclusi con il ferimento di 24 agenti e due quartieri presi in ostaggio, è pronto a intervenire. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, era stato chiaro e ora si passa ai fatti perché episodi del genere, con attacchi violenti, sono la dimostrazione di «comportamenti indegni e inaccettabili».

Roma e Lazio, basta derby serali

Roma, ma anche Milano e Torino per vicende diverse, hanno avuto tutte lo stesso denominatore: l’aggressione violenta contro uomini e donne dello stato a cui è andata la piena solidarietà e supporto del Viminale. Oltre al decreto-legge sicurezza appena varato, «siamo determinati a portare avanti ogni ulteriore misura necessaria per garantire l’incolumità degli uomini e delle donne in divisa», ha detto proprio domenica il ministro dell’Interno. Così il provvedimento di stop ai derby serali, l’attenta valutazione ai match considerati a rischio e le sanzioni alle tifoserie è più che un orientamento.

LE MISURE

Il risultato? Allo stadio Olimpico non si giocherà più il derby in orario serale e si valuterà lo stop per i match a rischio a partire dal prossimo campionato. Poi si passerà alle sanzioni per le due tifoserie della Lazio e della Roma. L’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive deve ancora riunirsi ma si arriverà quasi certamente al blocco delle trasferte e/o alla chiusura delle curve. Per quanto il piano di sicurezza messo a punto dalla Questura abbia risposto all’emergenza, domenica la Capitale e nello specifico la zona dello stadio, Ponte Milvio e il quartiere Flaminio sono rimasti in ostaggio per ore con danni all’assetto urbano oltre al ferimento di 24 uomini fra agenti del commissariato di zona e poliziotti del Reparto Mobile. Uno dei feriti è stato refertato con 45 giorni di prognosi per una lesione spinale, un altro è stato operato per una frattura al polso.

In mezzo? Il caos, scoppiato alle 17.30 circa dopo una serie di provocazioni iniziate al mattino con la tifoseria biancoceleste che, a suon di striscioni, cercava lo scontro con i giallorossi. Ma volerla ridurre a un “attrito” fra curve, con dinamiche proprie delle tifoserie, sarebbe riduttivo, considerato quello che diverse indagini giudiziarie stanno dimostrando, a partire dal traffico di stupefacenti e spaccio proprio in Curva Sud, con sei ultrà indagati e appartenenti al “Gruppo Quadraro” le cui redini sono tenute dal cognato di Angelo Senese, fratello del più noto Michele, l’uomo della camorra a Roma.

La condanna per quanto accaduto domenica pomeriggio è stata trasversale. Le due società sportive della Roma e della Lazio hanno diffuso altrettanti comunicati di vicinanza agli agenti feriti, condannando con assoluta fermezza le violenze e le aggressioni. Che pure c’erano state lo scorso gennaio, quando con il primo derby di andata in orario serale, non mancarono i disordini, seppur più contenuti. Due giorni fa, però, la misura è tracimata anche perché ingente è stato il dispiegamento di uomini delle forze dell’ordine chiamati a mantenere l’ordine pubblico.

LA GUERRIGLIA

Scene di guerriglia, con lancio di fumogeni e lacrimogeni: è stato necessario impiegare anche un idrante schierato sul percorso per far retrocedere i facinorosi. Senza contare i danni per l’amministrazione. L’azienda municipalizzata dei rifiuti, oltre alla pulizia delle strade, ha dovuto sostituire circa 30 fra cassonetti e cestini con una spesa - non prevista - di 40 mila euro. Ad oggi è stato arrestato un tifoso biancoceleste, classe 1977, ma le indagini della Digos vanno avanti per identificare il più alto numero di persone che hanno dato vita e animato gli scontri. «Io spero che ci sia una giusta e severa repressione, spero che lo Stato sia molto severo perché queste persone non devono passarla liscia», ha detto il sindaco Roberto Gualtieri ai microfoni di Tele Radio Stereo. «Sono disgustato per quello che tutti abbiamo visto - ha concluso Gualtieri - una cosa gravissima e inaccettabile che dei teppisti criminali abbiano trasformato una bellissima giornata di sport in un momento di scontro e guerriglia urbana, e abbiano addirittura aggredito scientemente dei poliziotti a cui va la mia solidarietà».

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