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Secondo l'accusa, diverse gare per il rifacimento del manto stradale, sarebbero state pilotate attraverso il pagamento di mazzette e posti d'impiego ai figli dei funzionari compiacenti da parte di Mirco Pellegrini, imprenditore dei Castelli Romani, titolare di fatto di 15 società, intestate a prestanome. Indagati cinque pubblici ufficiali del Comune e di Astral - società partecipata della Regione Lazio - e due appartenenti alla polizia stradale. I reati contestati a vario titolo sono associazione a delinquere, corruzione, turbativa d'asta, frode in pubbliche forniture e riciclaggio.