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Russia, accesi i reattori nucleari sulla più grande nave da guerra del mondo: «L?Admiral Nakhimov pronta a tornare in mare»

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La Marina russa ha rimesso in funzione i due reattori nucleari che alimentano l’ultimo incrociatore da battaglia di classe Kirov del Paese, l’Admiral Nakhimov. Che pare dunque destinato a riprendere le esercitazioni in mare nei prossimi mesi. Lo riferiscono i media di Stato russi, specificando che il primo reattore è stato riattivato a fine dicembre e il secondo il 2 febbraio. «L’operatività dei due reattori, avvenuta in un breve lasso di tempo, dimostra che la nave è pronta a essere impegnata in tutte le sue modalità», rimarca l’agenzia di stampa Tass.

Tabella di marcia

L’Admiral Nakhimov è uno dei quattro incrociatori da battaglia di classe Kirov realizzati per la Marina sovietica negli anni ‘80 e all’epoca risultavano di gran lunga le migliori navi da combattimento di superficie al mondo. Grazie alla stazza di 28.000 tonnellate, le loro dimensioni superavano di tre volte i cacciatorpedinieri americani di classe Arleigh Burke, erano oltre il doppio di qualsiasi altra nave da combattimento di superficie e il loro dislocamento era paragonabile a portaerei come la giapponese di classe Izumo. Essendo le uniche navi da combattimento di superficie a utilizzare sistemi di propulsione nucleare, questi incrociatori sono in grado di sostenere velocità elevate, pari a 32 nodi, e di alimentare armamenti e sensori ad alta energia per temi prolungati. Resta da verificare se la tabella di marcia indicata dai media russi si dimostri realistica, dato che il ritorno in servizio della nave da guerra è stato ritardato più volte in passato. «Domenica scorsa il secondo reattore dell’Admiral Nakhimov è stato rimesso in funzione», ha assicurato una fonte della Difesa russa alla Tass. Aggiungendo che il primo reattore è stato riattivato a fine dicembre. La nave si trova attualmente nel cantiere Sevmash, nella città portuale di Severodvinsk sul Mar Bianco.

Potenziale

Varata nel 1986, l’Admiral Nakhimov fa parte della classe di navi da guerra note in Russia come Progetto 11442, mentre il nome in codice della Nato è Kirov class dalla NATO. Da anni l’Admiral Nakhimov è in bacino di carenaggio per una radicale ristrutturazione e un progetto ambizioso: trasformarla in una nave all’avanguardia dotandola di un’intera gamma di nuove armi e sensori. Nel 2021 Andrei Dyachkov, Ceo del Severnoye Design Bureau, ha fornito un primo aggiornamento sullo stato dei lavori: «L’elevato potenziale di modernizzazione integrato in queste navi al momento della loro progettazione ha contribuito a realizzare specifici interventi e dotare l’Admiral Nakhimov delle armi più avanzate. Questo ne fa la nave da combattimento di superficie più potente al mondo». La potenza di fuoco, garantita da 176 missili a lungo raggio e dal missile ipersonico Zircon, combinata con la potenza di un doppio sistema di propulsione nucleare, rendono l’Admiral Nakhimov altamente competitiva, sebbene da quanto trapela non abbia le caratteristiche delle navi da guerra più evolute come la cinese Type 055 e l’americana Zumwalt.

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Type 055 è dotata di radar e sensori che permettono una completa sorveglianza aerea e di superficie, oltre a sistemi di guerra elettronica. Zumwalt è in grado di centrare bersagli a cento miglia di distanza con cannoni elettromagnetici e la sua tracciabilità è ridotta al punto da apparire sui radar con le dimensioni di un peschereccio. Le navi della classe Kirov come l’Admiral Nakhimov sono state sviluppate in un’epoca in cui l’Unione Sovietica rappresentava la seconda Marina militare d’altura e stava rapidamente colmando il divario con gli Stati Uniti. La Russia post-sovietica, al contrario, non ha progettato alcuna nave delle dimensioni di un cacciatorpediniere o di un incrociatore se non per scopi commerciali e ora tutti i mezzi impegnati in combattimento sono circa un quinto della Admiral Nakhimov. Riportare quest’ultima alla piena operatività è stato complicato: è rimasta inattiva per oltre un decennio nel gelido Mar Bianco e i lavori hanno mostrato i primi progressi solo nel 2014. Da allora, anche la prevista data di consegna è stata ripetutamente posticipata. In origine il progetto avrebbe dovuto essere completato nel 2018, poi è slittato da un anno all’altro e nel 2022 il cantiere navale Sevmash ha dichiarato che il rientro in servizio non sarebbe avvenuto prima del 2024. Ora l’Admiral Nakhimov pare pronta per il nuovo varo, forte di 174 tubi di lancio verticali e l’utilizzo di missili tra cui il subsonico Kalibr, il supersonico Oniks e presumibilmente l’ipersonico Zircon.

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