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Russia, fiumi di cocaina da quando è iniziata la guerra in Ucraina. Così i narcotrafficanti sfruttano il dark web

2 ore fa 1
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La cocaina arrivata in Russia da quando Vladimir Putin ha ordinato l'aggressione dell'Ucraina (24 febbraio 2022) è decuplicata. Emerge da un report pubbliicato dal quotidiano Izvestia che ha analizzato i dati sui quantitativi di droga sequestrati dalle forze dell'ordine.

Izvestia, che come tutti i grandi media in Russia ha posizione filo Cremlino, sostiene che però non sono aumentati i consumatori, tesi fragile, visto che l'offerta risponde sempre alla richiesta di mercato. Ma in effetti, viste anche le difficoltà economiche che sta affrontando buona parte della popolazione, è anche possibile che il numero dei consumatori locali non sia variato, ma che le grandi organizzazioni criminali stiano sfruttando la situazione di allentamento dei controlli dovuti alla guerra per potenziare il traffico di stupefacenti oltre confine e che la Russia sia in parte un punto di passaggio.

Il dossier russo

Due mesi fa Global initiative, organizzazione indipendente con sede in Svizzera, ha pubblicato un dettagliato report in cui scrive: «C'è stato un cambiamento rivoluzionario nel commercio globale di droga, avviato in Russia e ora diffuso a livello globale.

A differenza dei modelli tradizionali di traffico di droga, questo sistema sfrutta i mercati darknet e le criptovalute per transazioni anonime, consentendo agli acquirenti di recuperare la droga da luoghi fisici nascosti, o "dead drop", anziché tramite scambi diretti. Guidati da grandi piattaforme come Kraken, Mega e Blacksprut, i mercati darknet russi controllano il 93% della quota globale, generando circa 1,5 miliardi di dollari di entrate solo nel 2023. Questo predominio segna una nuova era per la criminalità organizzata, con l'economia digitale della droga russa che supera di gran lunga i tradizionali mercati darknet occidentali in termini di portata e influenza. L'ascesa del commercio di droga dead drop in Russia deriva da diversi fattori nazionali unici: politiche antidroga restrittive, relazioni commerciali tese con l'Occidente e una solida base tecnologica. Grazie a queste condizioni, il modello dead drop ha rimodellato il modo in cui la droga viene distribuita in Russia. Le transazioni di droga ora non comportano interazioni faccia a faccia; al contrario, gli ordini vengono effettuati online, pagati con criptovaluta e ritirati da luoghi segreti in tutte le città nel giro di poche ore». 

I SEQUESTRI

Quando i volumi dei sequestri aumentano in modo cosi significativo spesso vuole dire che la quantità di droga che entra ha subito un incremento ancora più alto. Izvestia conferma che le piattaforme darknet sono un mezzo molto utilizzati per le transazioni di cocaina all'interno della Russia. «In questi momento ci sono  circa 1.150 annunci di cocaina in vendita sulla darknet, che è circa il doppio della quantità media venduta sulla piattaforma due anni fa».

Secondo Izvestia dal febbraio 2022, il porto di Odessa è stato chiuso, con conseguente trasporto di grandi quantità di droga destinate ad altri mercati attraverso la Russia.

Sottolinea il media americano Newsweek: «I più grandi cartelli della droga del mondo sono stati collegati alle droghe illecite che arrivano in Russia, incluso il famigerato cartello di Cali in Colombia. Nel dicembre 2024, la Russia ha annunciato di aver arrestato presunti membri del cartello di Cali che cercavano di contrabbandare 570 chilogrammi di cocaina». Spesso la droga viene nascosta nei cargo che trasportano frutta e caffé.

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