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Il 5 febbraio, le forze aerospaziali russe hanno effettuato un altro lancio significativo dal cosmodromo (l'insieme degli impianti per il lancio di astronavi e razzi nello spazio) di Plesetsk, nel nord della Russia. Il razzo Soyuz-2.1B, equipaggiato con dispositivi militari, è stato lanciato con successo, come confermato dalle Forze armate russe. Il lancio, avvenuto al mattino, ha visto diversi satelliti militari essere messi in orbita, sebbene la specifica tipologia e quantità del carico non siano stati rivelati.
Il ministero della Difesa russo, sul suo Canale Telegram ha affermato che il lancio del razzo è avvenuto «nell'interesse della nazione».
Il razzo Soyuz-2.1B e il simboli legati alla guerra in Ucraina
Il razzo, visibile in un video ufficiale, portava il simbolo "Z", ormai sinonimo dell'aggressione russa contro l'Ucraina nonché emblema celebrativo per l'80esimo anniversario della vittoria sovietica nella Seconda Guerra Mondiale.
Secondo il quotidiano Kommersant, il 2024 ha visto già cinque lanci di razzi Soyuz-2.1B, con l'ultimo evento risalente a dicembre, durante il quale era stato messo in orbita un singolo satellite. Plesetsk, situato a circa 200 chilometri a sud di Arkhangelsk, non è solo il cuore delle operazioni satellitari russe, ma anche un punto cruciale per i test dei missili nucleari balistici terrestri, con un ruolo fondamentale nella potenza militare russa.