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Russia, navi da guerra nel canale di Sardegna: è la flottiglia di Putin che si è ritirata dalla Siria. L'Italia invia due aerei da Sigonella e Pratica di Mare

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La flottiglia russa, composta da numerose imbarcazioni militari e civili, partita dalla Siria la scorsa settimana, si trova ora nel Canale di Sardegna, navigando verso ovest tra l'isola italiana e la Tunisia. Le navi da carico Sparta e Sparta II, partite dal porto siriano di Tartus, sembravano inizialmente dirette verso la Libia, ma hanno cambiato rotta in modo inaspettato. Secondo i dati di tracciamento marittimo, le due navi stanno ora facendo rientro in Russia dopo una breve sosta nelle acque di Malta. Le imbarcazioni, localizzate fino alla mattina del 5 febbraio nel Canale di Sardegna, sono probabilmente impegnate nel trasferimento di equipaggi e materiali. Prima di arrivare a Tartus, le navi erano rimaste in mare aperto per diversi giorni, un dettaglio che potrebbe suggerire il coinvolgimento in un'operazione di evacuazione.

Quando la flottiglia russa si trovava ancora nel Mediterraneo orientale, come confermato dalle immagini ottenute dal sito «Itamilradar» che segue i movimenti militari per mare e in aria nel Mediterraneo, il convoglio era composto dalle seguenti imbarcazioni:

  • Ammiraglio Grigorovich – fregata
  • Ammiraglio Golovko – fregata
  • Ivan Gren – nave da sbarco
  • Alexander Otrakovsky – nave da sbarco
  • Sparta – Trasporto merci RoRo
  • Sparta II – trasporto merci RoRo
  • Generale Skobelev – petroliera
  • Vyazma – petroliera

Non sappiamo se tutte le imbarcazioni stiano ancora navigando insieme, ma Sparta e Sparta II sicuramente lo fanno, poiché hanno trasmesso i loro segnali AIS in stretta prossimità temporale e fisica

Nonostante alcune speculazioni che ipotizzavano un approdo in Libia o una rotta attraverso lo Stretto di Gibilterra, le navi sembrano ora dirigersi verso i porti russi di San Pietroburgo e Kaliningrad. Tuttavia, non è escluso che le destinazioni finali possano ancora cambiare. Aggiungendo ulteriore incertezza, Sparta IV, recentemente passata dallo Stretto di Gibilterra, è attualmente in rotta verso l’Egitto, destinazione che in passato ha segnato un transito verso la Siria, lasciando aperta la possibilità di un maggiore ridispiegamento delle forze navali russe nel Mediterraneo, con un focus crescente sulla situazione in Siria.

La crescente presenza navale russa in Cirenaica

Le forze russe continuano ad espandere la loro influenza in Libia. Già a giugno, la fregata Marshal Shaposhnikov e l’incrociatore missilistico Varyag, scortati da sottomarini, hanno visitato la base navale di Tobruk, in Cirenaica. La sosta delle navi da guerra è stata preceduta da una serie di attività logistiche, con il porto di Tobruk che ha accolto navi da sbarco russe scaricando veicoli militari e mezzi pesanti. Questo movimento evidenzia un rafforzamento della presenza russa in Libia, in particolare nella zona est del Paese.

La strategia russa nelle basi aeree libiche

Nel frattempo, Mosca sta intensificando la propria presenza nelle principali basi aeree libiche. Le installazioni di Al Khadim, Al Jufra, Al Brak al Shati e Al Qurdabiya sono ora equipaggiate con difese aeree, caccia MiG-29 e droni. Queste basi, gestite da un contingente russo e dal gruppo mercenario Wagner, operano senza il controllo diretto delle autorità libiche, rafforzando il ruolo della Russia come attore chiave nel conflitto libico e nelle sue dinamiche regionali.

Il rientro del convoglio russo nel Mediterraneo e la crescente presenza navale e aerea russa nel Paese segnano un’evoluzione significativa della geopolitica mediterranea, con Mosca che continua ad affermarsi come un protagonista centrale nel panorama nordafricano e mediorientale.

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