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Sangiuliano a Boccia: «Mi hai sfregiato». Nelle chat private il caso della ferita sulla fronte. E si parla di una (presunta) gravidanza

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Un rapporto tormentato, condito da liti e minacce, in cui vengono utilizzate di frequente espressioni forti e si fa riferimento a (presunti) fatti molto gravi. È quanto emerge dalle chat private fra Gennaro SangiulianoMaria Rosaria Boccia, allegate alla denuncia dell'ex ministro contro l'imprenditrice per «indebite pressioni» e pubblicate da "La Verità". 

Sangiuliano denuncia Boccia, ipotesi tentata estorsione. E lei pubblica la storia con un caffè sotto Montecitorio

Sangiuliano-Boccia, nelle chat il caso della ferita sulla fronte dell'ex ministro

«Sfregiato... se non fossi stata tu avrei picchiato durissimo», dice Sangiuliano in riferimento alla sua cicatrice sulla fronte (vista nelle sue ultime uscite pubbliche, ndr), che sarebbe stata procurata proprio dalla 41enne con le unghie al culmine di una lite. «Mi hai letteralmente mandato fuori di testa... mi hai portato a un punto imbarazzante... mi hai fatto diventare una iena», risponde lei.

La ferita risalirebbe a metà luglio, testimoniata da una foto allo specchio mandata dallo stesso Sangiuliano a Boccia.

Sangiuliano temeva la pubblicazione delle chat, specificando comunque che sarebbe stato vietato dalla legge. Secondo il legale dell'ex ministro, Silverio Sica, i comportamenti di Boccia sarebbero identificabili come reati di tentata estorsione e di violazione della privacy: nell'esposto affidato al procuratore capo Francesco LoVoi chiede di approfondirli. Sangiuliano che, a sua volta, è al centro di due inchieste per le spese sostenute per farsi accompagnare da Boccia in trasferta e per averle mostrato atti riservati in vista del G7 della Cultura.

La nomina

La donna avrebbe accusato l'ex ministro di non averla aiutata come promesso e lui si sarebbe difeso dicendo: «Ho sbagliato io. Ho fatto delle cose che non avrei mai fatto». Il riferimento è alla nomina da consigliera per i grandi eventi del Mic, che sarebbe saltata prima dell'ufficializzazione secondo il ministro, ma che secondo la donna, invece, sarebbe stata revocata in violazione delle procedure ministeriali. 

Il telefono spiato

Boccia, che dopo una lite per «gelosia» si sarebbe addirittura impossessata della fede nuziale di Sangiuliano, avrebbe voluto avere libero accesso al telefono del ministro, minacciando anche di spiarlo con un «trojan». Fatto che, se confermato, aggraverebbe ulteriormente la posizione dell'imprenditrice di Pompei. 

La presunta gravidanza

C'è poi il capitolo della presunta gravidanza di Boccia. «Sei incinta?», le chiede Sangiuliano. E lei, senza rispondere direttamente, si dice «disposta ad andare anche all'estero». Boccia avrebbe chiesto all'ex ministro di firmare un patto di riservatezza per non rivelare la loro storia, ma lui si è sempre opposto: «Non farò nulla di nulla, non firmerò nulla perché ti starò lontanissimo a prescindere». La presunta gravidanza, secondo il team legale di Sangiuliano, potrebbe aver rappresentato un ulterioriore strumento di pressione utilizzato dall'imprenditrice sul politico per raggiungere i suoi scopi.

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