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Sanità, a Torino l'intelligenza artificiale entra in sala operatoria: stabilirà quando fare l'angioplastica

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Redazione

Redazione 16 agosto 2024 11:53

Grazie all'intelligenza artificiale si potrà stabilire quando è il momento opportuno di fare un'angioplastica coronarica. Per stabilirlo basterà leggere una semplice coronarografia. Un nuovo strumento basato sull'Intelligenza artificiale trasformerà il trattamento delle malattie coronariche, semplificando e migliorando la valutazione delle placche nelle arterie coronarie. Lo studio, che è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista European Heart Journal Quality of Care and Cardiovascular Outcomes, è il risultato di una collaborazione tra l'ospedale Molinette della Città della Salute di Torino, l’Università degli Studi di Torino e il Dipartimento di Ingegneria Elettronica dell'Università di Catania. 

A realizzarlo i cardiologi Ovidio De Filippo e Fabrizio D'Ascenzo della Cardiologia universitaria dell’ospedale Molinette (diretta dal professor Gaetano Maria De Ferrari), in collaborazione con i professori Marco Aldinucci (UNITO) e Concetto Spampinato (Catania), il progetto ha coinvolto numerosi Centri cardiologici italiani ed europei, tra cui cinque piemontesi. Lo studio permetterà di affrontare una sfida comune nella cardiologia interventistica. Per decidere se procedere con una angioplastica le Linee guida internazionali raccomandano l’esecuzione di due esami specifici, ovvero FFR (Fractional Flow Reserve) e iFR (instantaneous wave-free ratio). Nella pratica questi esami vengono effettuati molto raramente a causa dei costi, del tempo richiesto e dei rischi associati alla necessità di inserire nella coronaria cateteri aggiuntivi per le misurazioni. 

Il team ha sviluppato uno strumento avanzato di Intelligenza Artificiale capace di stimare i valori di FFR e iFR direttamente dalle immagini standard di coronarografia. Utilizzando una rete neurale profonda multi-task vengono analizzati due semplici proiezioni angiografiche per fornire una valutazione accurata della rilevanza delle placche, indirizzando quindi i pazienti verso l’angioplastica o la terapia medica. I risultati dello studio sono notevoli: l'applicazione ha raggiunto un'accuratezza quasi pari al 90%. "Questo strumento innovativo ha il potenziale di migliorare il processo decisionale clinico e di ottimizzare i trattamenti per le malattie coronariche", ha detto il dottor De Filippo. "Si tratta di un grandissimo contributo dell'utilizzo dell'Intelligenza artificiale in cardiologia e di una dimostrazione della possibilità che l'innovazione tecnologica, associata alle competenze mediche, possa affrontare problemi clinici complessi, migliorando l'efficienza e l'efficacia delle cure mediche", ha detto il professor De Ferrari. 

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