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Schlein: “Pronti a governare il Paese, è tempo di un’alternativa”

6 mesi fa 6
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«Dobbiamo avere l'ambizione di governare il Paese, è il tempo dell'alternativa». Ha aperto così la direzione nazionale dem la segretaria del Pd, Elly Schlein. «Il Pd è la maggiore forza di opposizione. Rappresentiamo la speranza di un nuovo alternativa di governo. L'asse portante per costruire quella proposta di cambiamento che dovrà candidarsi a governare l'Italia. Continueremo a essere testardamente unitari su questo obiettivo. Il tempo dei veti è finito, l'esito delle elezioni lo dice chiaro. Il metodo - ha aggiunto - è partire da temi concreti cercando convergenze sulle proposte, Non si tratta di erigere un episodico muro contro la destra. Non si tratta di una convergenza dettata dalla contingenza come in Francia. Il nostro lavoro di tessitura dell'alternativa va fatta sui per più che sui contro. Ci interessa costruire un'agenda alternativa, una piattaforma condivisa sui contenuti. L'orizzonte è quello di governare insieme. Ci mettiamo al servizio di questa prospettiva senza velleità egemoniche e senza chiedere abiure. Per coltivare i semi di una coalizione plurale. È il tempo dell'alternativa».

«Il nostro partito c'è, è in salute, sta crescendo e deve continuare a crescere e anche ad allargare il suo consenso. La nostra comunità è forte e vitale, rappresenta davvero il perno dell'alternativa che ci impegneremo a costruire. Noi dobbiamo misurarci cin questa sfida, fedeli ai valori di sempre ma aperti alle nuove domande e alle nuove angosce che attraversano la nostra società. È un cammino impegnativo e complesso, per molti aspetti inedito, ma è essenziale per preparare il futuro di questo Paese. Una sfida che possiamo vincere soltanto se la affronteremo insieme, come abbiamo fatto questa campagna elettorale: una parte della nostra forza è venuta dal fatto che siamo stati uniti e compatti verso lo stesso obiettivo, così dobbiamo continuare a essere. Si è finalmente accesa una speranza che guarda a noi, ma una speranza ancora non basta perché come ci insegna Tina Anselmi la politica è organizzare la speranza, quindi diamoci da fare».

Sull’autonomia differenziata, si è detta soddisfatta per la raccolta di firme: «Il deposito delle firme per il referendum sulla autonomia è la prima buona notizia di questa giornata, un quesito abrogativo di una autonomia differenziata fatta senza metterci un euro, spaccando il Paese».

Poi la stoccata a Meloni: «Considerato il retroterra ideologico della destra, non ci sorprende quello che abbiamo visto emergere dall'inchiesta di Fanpage. Su cui trovo del tutto insufficienti le parole della presidente del Consiglio. Dovrebbe ringraziare Fanpage e cacciare tutte quelle persone. Mi viene il dubbio che non ci sia il forza né il coraggio di recidere un cordone con la propria storia di provenienza. Quando invece che commentare il merito dell'inchiesta, cogli l'occasione per l'ennesimo attacca alla libertà di stampa, è come dire che non avresti mai voluto che venisse fuori».

Non è mancato un riferimento al caso tangenti in Liguria. «Abbiamo davanti le Regionali. L'Umbria, l'Emilia Romagna ma anche la Liguria, perché Toti deve dimettersi. Stiamo ancora aspettando che la presidente del Consiglio firmi un atto dovuto, la sospensione. Non ci sono precedenti di attese così lunghe per un atto dovuto. Così come aspettiamo che Meloni chieda un passo indietro a Santanché».

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