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Alla fine è arrivata la decisione: Serena Bortone sarà sospesa per tre giorni per il caso Scurati. Secondo quanto si apprende, sarebbe questa la sanzione comminata dalla Rai nei confronti della conduttrice a seguito del procedimento disciplinare aperto per il caso del monologo dello scrittore, a cui era stato impedito di andare in onda. Dopo l’attacco dell’ad Roberto Sergio - «Bortone andrebbe licenziata» - è arrivata quindi la sanzione definitiva.
I saluti della conduttrice
Solamente pochi giorni fa la conduttrice aveva fatto i ringraziamenti di rito, ad «autrici, autori, redazione, inviati, regia, produzione, al meraviglioso studio 2 di via Teulada, a montatori, grafica, trucco, parrucco e costumi: sono stata onorata di lavorare con voi in questa nostra grande azienda di servizio pubblico».
Poi aveva salutato il pubblico di Rai3: «Grazie a voi, telespettatrici e telespettatori che ci avete seguito e supportato e che siete cresciuti puntata dopo puntata. Grazie dell'affetto e del sostegno, vi auguro una buona estate e soprattutto, di cuore, buon vento». Serena Bortone aveva chiuso così il 16 giugno l'ultima puntata della stagione del suo programma "Che Sarà".
Le reazioni
«Sei giorni di sospensione per Serena Bortone colpevole di aver scritto sui social che non sarebbe andato in onda, nel programma da lei condotto, il monologo sul 25 aprile di Antonio Scurati. Questo di Telemeloni ormai è un gruppo dirigente senza freni. Assume amici e parenti, punisce l'antifascismo. Chiediamo a tutte le opposizioni di costruire insieme il futuro del servizio pubblico. Fuori la politica da viale Mazzini. Bisogna restituire credibilità e autorevolezza alla Rai. Altro che pubblicità in cambio del canone come vuole la Lega. Abbiamo bisogno di più servizio pubblico». Così in una nota Sandro Ruotolo, responsabile Informazione, memoria e cultura nella segreteria nazionale del Pd.
Le parole di Sergio
«Serena Bortone doveva essere licenziata per quello che ha fatto e non è stata licenziata. Non è stata punita». L'Ad Rai Roberto Sergio era tornato sul caso Scurati alla Festa dell'Innovazione del Foglio a Venezia, non usando mezzi termini nel giudicare il comportamento della conduttrice e provocando la reazione indignata del Pd. L'Ad aveva negato, d'altra parte, l'esistenza di una TeleMeloni e non si era sottratto alle domande sul suo futuro, assicurando che il patto della staffetta con il dg Giampaolo Rossi sarebbe restato in piedi e che dopo le europee i due si sarebbero scambiati i ruoli senza «nessun problema».