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"Seta, cotone, lana, raso" di Beldy in mostra a Pavarolo

4 mesi fa 5
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Domenica 5 maggio, alle 15, riapre lo studio museo Felice Casorati di Pavarolo, con la nuova mostra dedicata a Mabel Hardy Maugham, dal titolo “Beldy. Seta, cotone, lana, raso”.

Beldy è lo pseudonimo che Mabel Hardy Maugham scelse - combinando le ultime sillabe del suo nome e cognome da nubile - perché non voleva essere identificata né come cognata del celebre romanziere William Somerset Maugham, né come figlia del pittore Hardy, rinomato ritrattista, noto per dipingere splendidamente gli animali e accontentare i gusti dell'alta aristocrazia inglese.

Sua figlia, Daphne Maugham, anche lei pittrice, era la moglie di Felice Casorati. Fu proprio il grande maestro dell'arte italiana del Novecento a spingere Beldy alla carriera artistica. In mostra a Pavarolo ci sono venticinque sue opere, caratterizzate dai materiali utilizzati: frammenti e varietà di tessuti con consistenza variabile, che spaziano dal velluto stirato ai sottili ritagli di crêpe de Chine.

Le pregiate stoffe utilizzate per i patchwork venivano regalate all'artista dall'amica e stilista Elsa Schiaparelli, che, insieme a Coco Chanel, è considerata una delle più influenti figure della moda nel periodo fra le due guerre.

Materiali che Beldy impiega per creare paesaggi, nature morte e scene di vita quotidiana, offrendo una nuova interpretazione del fare pittura. Le sue opere sembrano quasi acquerelli, vividi e trasparenti, grazie alla naturalezza del “tremolio di un pennello leggero”, definizione coniata da Jean Cassou nel 1936.

Mostra realizzata con il sostegno del Comune di Pavarolo, dell’Archivio Casorati, della Regione Piemonte e della Fondazione CRT. Apertura solo alla domenica pomeriggio, dalle 15 alle 18,30, fino al 23 giugno. L'ingresso è libero.

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