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Gli atti vandalici, in campagna elettorale, sono all'ordine del giorno. Ma a Settimo si è andati davvero oltre, visto che qualcuno ha preso di mira un candidato del Partito Democratico, Antonio Augelli, per via del suo orientamento sessuale.
Sì, avete capito bene. Diversi suoi manifesti, presenti sui tabelloni presenti in città, sono stati imbrattati con la frase "Frocio", scritta in diagonale, rovinando sia il simbolo, sia il suo volto sia parte del suo cognome.
A renderlo noto è lo stesso candidato attraverso un lungo post social, poi condiviso da tantissimi sostenitori dem e persino dalle pagine uffiiciali del Pd settimese e torinese:
"Oggi vorrei parlarvi della parola utilizzata che afferisce al mio personale status, strettamente privato certo, ma comunque dichiarato, non nascosto da tempo che però nulla ha a che vedere con la mia candidatura politica.
E come ogni situazione che si rispetti non ho problemi a parlarne, anzi credo che farne informazione sia importante ancor più che denunciare e prendersela con il mondo per tali affermazioni.
L’etimologia della parola usata deriva dai Lanzichenecchi, soldati che ormai non si studiano più neppure a scuola ma erano mercenari, quindi erano anche attenti ai conflitti politici che gli consentivano di strappare la quota maggiore in base a chi decideva di averli dalla loro parte.
A tal proposito, Che uno sia di “Destra o di Sinistra” i diritti non hanno connotazione politica, ci sono argomenti che vanno trattati al di là del pensiero politico perché entriamo in un’area d’interesse pubblico dove i diritti civili sono essenziali e dove ogni persona deve sentirsi apprezzato, tutelato e non discriminato, al sicuro nella società in cui vive.
Personalmente ho scelto, un po’ per carattere, di vivere una vita inclusiva, dove chiunque è il benvenuto al di là di chi esso rappresenta: non faccio selezione all’ingresso seguendo etichette, ed è forse per questo che vengo stimato per quello che sono e non per chi scelgo di amare, ecco perché mi sento circondato da persone intelligenti capaci di scavalcare quel Muro di Berlino di pregiudizio che spesso si erge nei confronti di chi viene considerato diverso dalla società. Ho sofferto tanto questo tema nella mia vita, perché fin da piccolo venivo additato, già dalle medie, ma ho avuto la fortuna di avere una famiglia stabile e capace di capirmi e abbracciarmi nei miei momenti di difficoltà.
Sono la somma delle mie ferite, un po’ come tutti noi me le porto dietro dalla prima all’ultima ma mi hanno insegnato a vivere e ad affrontare con leggerezza situazioni come queste, perché se diventiamo tutti pesanti poi il mondo crolla giù perdendo il suo stato di gravità no?
Ciò non accade però con altri soggetti, che nella società, nella scuola, o in altri ambiti talvolta anche sportivi, si sentono additati come diversi perché spesso ciò che è diverso ci fa paura, o pensiamo che esporci possa nuocere al nostro status di vita. Bisogna essere pronti: bisogna sentirlo sulla pelle, quando è il momento", spiega Augelli concludendo con un consiglio da lasciare verso tutta la popolazione settimese:
"Sentitevi liberi di amare anche se è considerato da sfigati perché la società consumista di oggi impone quasi di collezionare e non selezionare, vi assicuro che non è cosi; l’inclusione non è opportunismo, sentitevi accettati dagli altri senza timori ma solo se è realmente così. Coltivate relazioni, non quelle tossiche che vi lacerano dentro, ma belle amicizie e siate sempre educati. La gente non si aspetta gentilezza dopo un attacco, ma tu raccoglierai prima o poi quel seme che hai lasciato in ogni connessione positiva che hai instaurato. Non state sul divano per timore: nella vita bisogna saper rischiare. Non c’è successo senza il giusto livello di difficoltà, in fondo le cose facili a chi piacciono?".
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