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Settimo Torinese, morto a 52 anni Marco Dibenedetto: lutto nel mondo della cultura

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Il mondo della cultura settimese è in lutto per la morte di Marco Dibenedetto, classe 1972, morto mercoledì 31 luglio a causa di un malore improvviso. Dibenedetto svolgeva l’attività di libero professionista come psicoterapeuta e insegnava in una scuola media superiore a Torino. È stato membro fondatore del gruppo di scrittori "TorinoNoir” e, negli anni, collaboratore del settimanale "La voce" di Settimo Torinese poi della "Nuova Periferia", occupandosi di cultura e tempo libero.

Marco Dibenedetto ha pubblicato una serie di romanzi con protagonista l'ispettore Rubatto. Il suo ultimo libro è intitolato “Hanno ucciso il mio psicologo” nelle cui pagine si trovano tanti luoghi di Settimo Torinese. Golem Edizioni lo ricorda così: "Ci uniamo ai tanti che stanno ricordando il nostro Marco G. Dibenedetto che ieri ci ha lasciati. A giugno abbiamo fatto una bella chiacchierata, avevamo tanti progetti insieme. Resta tanta amarezza e il ricordo di una persona gentile, disponibile e dolce, sempre pronta all’ascolto e capace di inventare storie che hanno tenuto compagnia a molto di noi. Ciao Marco ♥️"

I ricordi

Tanti i messaggi di affetto pubblicati sui social. Gli Amici di Via Montello: "Il direttivo, lo staff e i soci si uniscono al cordoglio per la prematura e improvvisa scomparsa di Marco G. Dibenedetto. Con la tua penna e il tuo animo gentile hai raccontato di noi e della nostra Settimo. Grazie per quello hai fatto per la tua comunità! Buon viaggio Marco. Siamo vicini alla famiglia e ai colleghi ai quali esprimiamo le nostre più sentite e sincere condoglianze".

Sandro V. aggiunge: "Marco Dibenedetto era un amico. Se n’è andato ieri sera, all’improvviso, lasciando un vuoto incolmabile. Aveva 52 anni. Originario di Torino, era arrivato a Settimo per amore […]. Generoso, puntuale e curioso, aveva poi scelto poi proprio la città di Settimo per ambientare i suoi ultimi libri gialli: è questo il suo eterno, talentuoso e originale tributo d’affetto alla città a cui aveva dedicato passione, tempo e impegno sociale".  

Giorgio Ballario scrive: "Ieri sera ci ha lasciato l'amico Marco G. Dibenedetto, che per molti anni aveva fatto parte in modo attivo del nostro sodalizio, Torinoir. Con Marco abbiamo ideato e partecipato a molte iniziative legate a Torinoir: antologie letterarie, incontri, presentazioni. Indimenticabili gli eventi che lui stesso aveva organizzato nella scuola dove insegnava, l'alberghiero Colombatto di Torino. E indimenticabili anche le tante serate trascorse insieme fra libri e birra al Circolo B-Locale di Luca Rinarelli, un altro socio di Torinoir. Con la pandemia l'attività dell'associazione si era fermata e non è mai più ripresa, ma ciascuno di noi ha proseguito la propria attività di scrittura noir e Marco, che pubblicava stabilmente con Golem Edizioni, proprio la scorsa primavera aveva dato alle stampe il suo ultimo romanzo: ‘Hanno ucciso il mio psicologo’  […]. Addio Marco, è stato bello fare un pezzo di strada insieme. E un forte abbraccio a Stefania e al piccolo Ivan".

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