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I dati parlano di circa 4.000 persone che in città vivono senza una casa: spesso sono stranieri e devono fare chilometri per mangiare e lavarsi. L'associazione Opportunanda di San Salvario offre loro un aiuto concreto
C'è chi ha perso il lavoro e la casa, chi è entrato nella spirale delle dipendenze da droga e alcol e chi è riuscito a invertire la rotta e a tornare a lavorare e a vivere. Sono le storie di alcuni senzatetto di Torino. "Ho vissuto per strada cinque anni: qualcuno mi diceva che me l’ero cercata. Tutta la mia giornata era dedicata a soddisfare i bisogni primari: mangiare, dormire, nutrirmi, lavarmi. Ho conosciuto persone alcolizzate, malati di mente, ragazze incinte con una storia di abusi in famiglia", dice un volontario
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