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"Sono nella lista del Pd, ma fa un po' schifo": il candidato alla Regionali che fa il post poi vuole "contestualizzare"

4 mesi fa 10
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"Sono nella lista più importante (quella del Pd), che però diciamocelo, fa un po' schifo".  A scrivere questa frase nelle sue Instagram Stories, quelle private, destinate a un pubblico ristretto di amici, è Andrea Borello. Il 24enne di Caselle, volontario del 118 e attivista ambientalista, in questi ultimi anni ha raggiunto centinaia di migliaia di visualizzazioni con i suoi video su Tik Tok, spiegando ai suoi coetanei e non solo la politica, aiutando a comprenderne le talvolta complesse dinamiche anche a chi ne è meno avvezzo. 

Questa sua uscita sui social, in cui stava analizzando i pro e i contro della sua candidatura, come "aver l'occasione che un 24enne non è solo un "riempilista" ma che vale e "avere l'occasione di cambiare nel suo piccolo in meglio il PD", non era destinata al suo intero seguito, è stata comunque diffusa, creando imbarazzo all'interno del Partito Democratico che lo ha candidato alle prossime Regionali dell'8 e 9 giugno.

A promuoverlo, dal ruolo di specialista dei social network della campagna elettorale, era stata proprio la candidata Presidente Pd Gianna Pentenero che sfiderà Alberto Cirio per la Presidenza del Piemonte.

Andrea Borello a TorinoToday: "Non mi aspettavo che questa considerazione uscisse"

Lo abbiamo raggiunto telefonicamente e gli abbiamo posto alcune domande su questo post.  Al perché ha scritto sui social: "Sono nella lista più importante (quella del Pd), che però diciamocelo, fa un po' schifo", dopo aver nuovamente precisato che era per un pubblico ristretto di amici e collaboratori di partito, ha detto a TorinoToday che "era riferito ad alcune dinamiche del partito democratico, che non penso ci sia neanche bisogno di spiegare perché sono evidenti".

"Il ragionamento era, immaginate di chiedere a un 24enne perché dovrebbe votare per il partito democratico, in prima battuta ne rinfaccia vicende politiche di rilevanza nazionale e locale (negative). Sono tesserato da anni al partito democratico, se pensassi che non funziona, che fa schifo, l'avrei già abbandonato da anni, non ci starei dentro e non mi sarei candidato. Io credo nel partito democratico e mi candido convintamente all'interno delle liste del PD, perché è l'occasione per portare le idee dei giovani e della politica, una politica che spesso si dimentica dei giovani, che sono degli agenti di cambiamento potentissimi. Ho l'occasione di dimostrare che un 24enne può essere protagonista e di dimostrare di poter essere parte attiva di un cambiamento di cui c'è bisogno nella politica".

Risponde così quando gli diciamo che "vista di primo acchito la frase '"Sono nella lista più importante (quella del Pd), che però diciamocelo, fa un po' schifo" è decisamente molto forte". "Io non mi aspettavo che uscisse in questo modo questa considerazione, è una considerazione anche con un tono da un certo punto di vista ironico, con delle faccine di fianco, per un gruppo di amici e di collaboratori".

Quando gli diciamo "Tu non te lo aspettavi, ma occupandoti di comunicazione e social, in un momento in cui sei candidato, è decisamente una gaffe", lui replica: "Ho preso una posizione ufficiale scusandomi con i candidati della lista che si possono sentire offesi dalla mie parole, il partito non ha preso provvedimenti, io ho chiesto scusa ai candidati che si sono sentiti offesi".

Andrea Borello, le scuse ufficiali

Andrea Borello ha diffuso una nota, a tutti gli organi di stampa, per esprimere il suo pensiero e prendere una posizione ufficiale. "Questa mattina un giornale online mi ha indicato come il candidato del Pd alle elezioni regionali che ha espresso un giudizio molto negativo sul partito stesso. Innanzitutto mi scuso con gli uomini e le donne democratiche che si sono sentiti offesi da queste parole. Si tratta un un messaggio estratto da un gruppo privato, destinato ad amici e amiche aderenti al partito, completamente decontestualizzato.  E che quindi ora vorrei contestualizzare. Immaginate di chiedere a un mio coetaneo di 24 anni perché dovrebbe votare il PD. In prima battuta, vi rinfaccerà vicende politiche di rilevanza nazionale e locale. Ora, io sono tesserato da anni a questo partito, e se pensassi che non funziona l'avrei già abbandonato da tempo. Credo nel Partito Democratico e mi candido convintamente nella sua lista perché è l'occasione per portare le nostre idee nella politica, che di noi giovani spesso e volentieri si dimentica, e che invece possono essere potentissimi agenti di cambiamento. Perché è l'occasione per dimostrare che un ventiquattrenne può essere protagonista. Perché è l'occasione per diventare parte attiva di quel processo già in corso, portato avanti da altri uomini ed altre donne del partito".

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