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Spaccio di droga e ubriachezza molesta in Vanchiglia a Torino: due arresti

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TorinoToday

Redazione 17 giugno 2024 11:27

Spaccio di droga e ubriachezza molesta nella zona di piazza Santa Giulia a Torino: in 24 ore i carabinieri della Compagnia San Carlo, e relative stazioni dipendenti, arrestano due pusher. I militari sono intervenuti nella zona interessata del fenomeno dalla “Movida” dove i residenti hanno richiesto più volte interventi finalizzati al contenimento del rumore e degli schiamazzi notturni. 

I controlli a tappeto hanno portato all'arresto di un 22enne e di un 27enne. Nel primo caso, alle 22 circa di martedì 4 giugno, i carabinieri della Stazione Po Vanchiglia hanno bloccato il giovane, di origine africana e residente a Torino, mentre stava cedendo un paio di grammi di hashish a un’acquirente (poi segnalata alla prefettura quale assuntrice di sostanza stupefacente). La perquisizione personale del giovane, già sottoposto all’affidamento in prova per reati analoghi, ha portato i militari a trovare altra droga e denaro contante. Il 22enne è finito ai domiciliari in attesa del rito direttissimo.

Il giorno prima, il 3 giugno, nello stesso posto e alla stessa ora, i carabinieri hanno bloccato un 27enne di origine africana, senza fissa dimora, anche lui intento a cedere dell’hashish. Anche in questo caso è stata trovata ulteriore droga e una somma di denaro in contanti, con successivo arresto del giovane e traduzione in carcere in attesa del rito direttissimo.

Nel mese di maggio, sempre durante i servizi serali nell’area di piazza Santa Giulia, i carabinieri della Compagnia San Carlo hanno arrestato un 33enne di origine africana, controllato e risultato destinatario di un provvedimento di carcerazione definitiva sempre per spaccio di sostanze stupefacente. Mentre il giovane veniva accompagnato in carcere, il personale rimasto in zona ha sequestrato, questa volta a carico di ignoti, un ingente quantitativo di stupefacente suddiviso in involucri di cellophane: crack, cocaina, pastiglie di ecstasy, hashish e marijuana, il tutto nascosto sotto autovetture in sosta e pronto per essere ceduto. 

Spiegano dal comando dei carabinieri: “Il modus operandi rilevato in questi casi è sempre lo stesso: i giovani spacciatori cedono esigue quantità di sostanza stupefacente (al dettaglio) celando la riserva più corposa nelle aree limitrofe, sotto le autovetture parcheggiate, nelle intercapedini delle ruote, o all’interno dei tombini stradali, il più delle volte ‘piantonati’ da loro complici, talvolta impiegati anche per recuperare le somme di denaro dai ‘clienti’ e sviare i controlli delle Forze dell’Ordine”.

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