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Spazio 211, concerti accessibili per tutti con Oltranza Festival

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Redazione

08 luglio 2024 16:42

Prosegue fino a domenica 15 settembre Oltranza Festival, dove l’arte dell’incontro contro ogni barriera promuove ogni giorno in tutta la città la totale accessibilità dei luoghi della cultura a Torino.  Il festival trova ora il suo culmine, domenica 7 luglio, con tre grandi concerti accessibili a SPAZIO 211 a partire dalle ore 19, si svolgerà lo speciale showcase di Pietro Morello Super Guest e saranno presenti due altri grandi ospiti come Selton e Spaghetti Spezzati. Un grande evento pensato per divertire, sensibilizzare, e soprattutto unire, aggregare le persone, perché l’arte e l’incontro sono un diritto di tutti. 

Con il suo motto "La felicità è una scelta", Pietro Morello tocca ogni giorno il cuore di una vastissima community online, con oltre 3,7 milioni di follower su TikTok, ma il suo impatto va ben oltre i numeri. Il suo profondo impegno alla cura e al sostegno dei bambini che si trovano in difficoltà sia nei reparti ospedalieri che nelle zone di guerra lo rendono una vera e propria fonte d'ispirazione. Scelto come grande ospite del Festival, dedica la sua vita a diffondere un messaggio di amore e solidarietà. 

Sul palco di Oltranza Festival, dalle ore 21.15, regalerà al pubblico uno showcase inedito dove le note del suo pianoforte diventeranno un linguaggio universale di speranza, pronto ad abbattere qualsiasi barriera sociale.



Ad aprire l’evento dalle ore 19, gli Spaghetti Spezzati, vincitori della seconda edizione del Contest LISten to me che daranno il via alla musica a partire dalle 20.15, aprendo le porte dei tre grandi concerti sul palco di Oltranza Festival. "Siamo pari come il primo giorno d'estate, abbiamo le stesse ore di luce" così attacca il brano che li ha portati sul podio, una ballad che, mescolando indie pop e synth anni ’80, racconta di un mondo che torna a fiorire nella pienezza dell’estate.



Freschi dell’uscita di GRINGO Vol.1, settimo album in studio della band, il live dei Selton, all’anagrafe Daniel Plentz, Eduardo Stein Dechtiar e Ramiro Levy, chiude la serata alle 22.30 attraverso i loro testi, semplici e mai scontati, mescolati a coinvolgenti ritmi sudamericani. "Volevamo fare un disco che suonasse Gringo - racconta il trio parlando dell’ultimo lavoro - in Brasile si dice così per descrivere qualcosa difficile da classificare, che sembra arrivato da un altro pianeta."

Oltranza dà ampio spazio alla musica, ma nasce come un festival multidisciplinare, che abbraccia quindi ogni disciplina e si caratterizza dagli altri festival perché al primo posto - nell'ambito dell’organizzazione degli eventi - mantiene saldo l’obiettivo di rendere completamente e totalmente accessibili i luoghi e i contenuti  della cultura in città. La fruizione della cultura è infatti ancora oggi ancora un percorso ricco di barriere. Gli eventi si rivolgono spesso all’intera comunità, dando per scontato il raggiungimento del valore di inclusione sociale, ma molti dei contenuti culturali e artistici offerti non sono ancora accessibili a tuttə.

È per questo che Oltranza Festival organizza tre spettacoli completamente accessibili. Saranno quindi disponibili volontari per accogliere e supportare persone sorde, cieche e con disabilità motorie, saranno presenti QRcode da inquadrare, per accedere alla descrizione audio degli spazi e del programma e menù leggibili tramite sintesi vocale per ciechi e ipovedenti. 

Inoltre, grazie all’installazione di stabilizzatori di ghiaia, realizzata dal team di Oltranza, il bar dell’area esterna di Spazio 211 sarà per la prima volta raggiungibile da persone su carrozzina, ed è anche previsto un servizio di trasporto gratuito per persone con disabilità motoria, anziani o temporaneamente limitati nella mobilità in partnership con Alatha Onlus.

Infine anche i contenuti artistici saranno resi totalmente accessibili attraverso l’interpretazione in LIS di tutti gli spettacoli, la sottotitolazione del parlato e del cantato sul palco, la messa a disposizione di cuffie wireless per le persone ipoacusiche e l’installazione di un loop a induzione magnetica per favorire l’ascolto di persone portatrici di impianto cocleare o apparecchio acustico. nSaranno infine prenotabili gli speciali zaini Subpac, e distribuiti palloncini per riuscire a sentire le vibrazioni della musica sul proprio corpo. 

“Il festival non è rivolto solamente a persone con disabilità, ma verso tutte e tutti. - raccontano Gigi "Bandini" Cosi presidente di Indiepedence e Eleonora "Ella" Cappelluti presidente di Soundset Aps - Non si tratta di costruire un festival ‘sulla disabilità’. Il reale significato alla base dell’impegno del festival è legato alla convinzione che sia l’incontro l’elemento più potente che sperimentiamo nella vita. E che quindi siano proprio l’arte e la cultura - per la loro natura aggregativa - il mezzo più potente attraverso cui amplificare questo messaggio.” 

Il ricavato del festival è inoltre destinato in parte al finanziamento di una borsa di studio in Disability Management & Inclusive Thinking presso la SAA di Torino e in parte alla realizzazione di interventi di abbattimento di barriere architettoniche in circoli culturali non ancora accessibili.

Fino a domenica 15 settembre prosegue infine il palinsesto di eventi verso una maggiore accessibilità con lo spettacolo teatrale tradotto in LIS e Visita Guidata al Museo d’antichità dei Musei Reali.

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