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Spoleto, il caso dell'autovelox della Flaminia: era stato abbattuto, ora ha fatto 2200 multe

11 ore fa 1
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PERUGIA - È stato abbattuto dopo appena 77 giorni dalla sua attivazione, ma da metà aprile ha ripreso a funzionare a pieno ritmo, seppure - come era stato stabilito sin dall’inizio in via sperimentale - a fasce orarie: appena 4 ore al giorno, con un’estensione a 6 limitata al sabato. Ora, a più di un anno dalla prima attivazione del controverso autovelox della Flaminia, posizionato in carreggiata sud tra le uscite di Eggi-Acquasparta e Norcia-Cascia, c’è un primo dato: 2.231 multe, gran parte delle quali scattate per infrazioni di non oltre 10 chilometri orari e, comunque, entro i 40.

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Il report annuale

A renderlo noto, nel report annuale, è l’ufficio della Polizia locale, diretto dalla dottoressa Alessandra Pirro, che si prepara anche a sostituire, con dispositivi di ultima generazione, i due apparati fotografici inseriti negli altri due autovelox posizionati nel tratto spoletino della Flaminia: a ridosso dello svincolo nord, in direzione Foligno, e all’altezza del bivio per Torrecola, stessa direzione, dopo la galleria della Somma, dove di recente è stato abbattuto il cartello che ne indica la presenza.
Il dato delle oltre 2.200 infrazioni rilevate va contestualizzato: i giorni di effettivo funzionamento, infatti, sono all’incirca 280 e il lasso temporale è di poco più di 4 ore al giorno. Un dato che, semplificato, è sintetizzabile con circa 8 multe al giorno, di media 2 ogni ora. In quel tratto, che anticipa il restringimento della carreggiata al termine della quattro corsie, il limite è di 90 chilometri orari. E seppure la presenza delle violazioni resti costante, si registra un crollo rispetto ai dati rilevati nella fase di pre-esercizio, quando il Comune aveva riscontrato una media giornaliera, con funzionamento h24, di 844 infrazioni (oltre 22mila in 26 giorni).

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Le polemiche

Numeri da capogiro, che avevano sollevato forti polemiche, tra chi sosteneva che in quel tratto si viaggiasse a velocità eccessiva e chi contestava al Comune l’esclusiva volontà di fare cassa con quel nuovo sistema di rilevamento elettronico. Sta di fatto che un numero così elevato di infrazioni avrebbe paralizzato gli uffici della polizia locale e per questo l’ente ha deciso, in via sperimentale, di far funzionare il dispositivo soltanto 4 ore al giorno, partendo dall’individuazione di tre fasce orarie (6-8, 12-14 e 16-18), due delle quali selezionate quotidianamente da un algoritmo. Il crollo delle infrazioni, secondo gli uffici comunali, testimonierebbe - di fatto - l’efficacia preventiva del nuovo autovelox. Delle 2.231 infrazioni, ben 1.245 sono relative a violazioni entro i 10 chilometri orari, mentre 949 riguardano i veicoli che hanno superato il limite di 11-40 chilometri orari. Appena 37, invece, le sanzioni scattate a carico di chi ha superato di oltre 40 chilometri orari il limite di velocità. Il nuovo autovelox è salito al centro delle cronache il 6 febbraio scorso, all’indomani del grave danneggiamento di cui è stato oggetto. Sulla vicenda è tuttora in corso l’indagine, finalizzata a individuare gli autori (a quanto pare 4/5) dell’abbattimento, in stile Fleximan. Dopo la sostituzione del dispositivo, avvenuta a marzo, e una volta superati tutti i collaudi, il rilevatore di velocità è tornato a funzionare regolarmente il 15 aprile.

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