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Stefano Tacconi allo Stadium con Szczesny per Juve-Napoli. Intanto ricorda Schillaci: «Vi racconto la rissa con Baggio»

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Notte di lacrime e preghiere allo Stadium. Non sarà solo il giorno di Juve-Napoli (in programma alle 18) per i tifosi bianconeri che sono pronti a riaccogliere a braccia aperte anche Stefano Tacconi e Wojciech Szczesny. E poi c'è sempre da omaggiare il ricordo di Totò Schillaci, morto mercoledì 18 settembre. Adulti e bambini potranno preparare i fazzoletti perché sono previste lacrime anche dai cuori più forti. Come si suol dire, il calcio sa regalare emozioni ben oltre le 22 persone che corrono dietro ad un pallone.

I ritorni allo stadium

Niente guantoni indossati, ma applausi scroscianti da tutto lo Stadium per accogliere due leggende. Oggi, sabato 21 settembre, è il giorno del ritorno all'Allianz Stadium dei due ex portieri della Juventus Stefano Tacconi e Wojciech Szczesny. Come riporta TuttoSport, per il primo è in programma un giro di campo per tributargli un saluto dopo l'addio al calcio. Non è stato possibile farlo alla fine della passata stagione, l'ultima che il polacco ha giocato in bianconero prima di restare svincolato e ritirarsi. Un ringraziamento doveroso per chi ha contribuito a vincere 8 trofei, di cui 3 Scudetti. La notizia più importante riguarda però Stefano Tacconi che sarà in tribuna con la moglie Laura e i figli Andrea e Alberto. Vederlo allo stadio fa tirare un grande sospiro di sollievo considerando l'aneurisma cerebrale che lo ha colpito nell'aprile 2022: è un bellissimo segnale che la riabilitazione sta procedendo bene.

Dopo aver trascorso un lungo periodo in coma, ha trovato la forza per uscire dal tunnel tra palestra, fisioterapia e uno stile di vita sano.

Il ricordo di Schillaci

Un momento molto sentito sarà il minuto di silenzio in ricordo di Salvatore Schillaci. Stefano Tacconi, che è stato suo compagno, lo ha ricordato così intervistato da Il Secolo XIX: «Abbiamo condiviso tanto insieme. Ora posso dire che quando era arrivato alla Juventus era diventato praticamente il mio figlioccio. Era spaesato, preoccupato, non capiva come ambientarsi e io da capitano lo avevo preso sotto la mia ala protettiva». Indimenticabili le partite insieme in Nazionale: «C'erano tante personalità forti, lui era introverso di carattere, gli serviva uno come me per inserirsi. Mi voleva bene e mi permetteva tutto, anche di prenderlo in giro. Dopo il gol in Italia-Australia venne ad abbracciarmi, non potrò mai dimenticarlo. lo porterò sempre nel cuore. Quando ho visto che sarebbe entrato in campo glielo dissi: “Vai e fai gol, questo è il tuo anno”. È andata così ed è corso ad abbracciarmi». Ha svelato anche una discussione che Totò ebbe con Roberto Baggio: «Totò attraversava un periodo difficile, era spesso agitato. Roby lo ha visto nello spogliatoio che leggeva il giornale e per scherzare aveva cominciato a dare schiaffetti sui fogli. “Minchia” una volta, due volte, poi tre... Alla fine gli ha tirato un pugno. E Boniperti multò tutti, mica solo loro due, perché la cosa non sarebbe dovuta uscire dallo spogliatoio».

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