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Lo sterzo era malfunzionante e il guard rail era troppo vetusto e consumato per reggere l'urto del mezzo. Sono i primi risultati delle superperizie disposte dalla procura della Repubblica di Venezia, sull'autobus precipitato dal cavalcavia di Mestre, il 3 ottobre del 2023 dove morirono 22 persone illustrati dal procuratore capo di Venezia, Bruno Cherchi. Dagli accertamenti svolti dai periti nominati da Laura Cameli, la pm titolare del fascicolo d'inchiesta è emerso che un'anomalia meccanica, in particolare a un perno dello sterzo, avrebbe impedito all'autista di recuperare il mezzo, in maniera rapida, nella fase dello sbandamento.