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«Questo, per l’Italia, può essere l’inizio di un grande momento industriale. Ma dipende più da lei che dagli Stati Uniti. Meloni ha un rapporto privilegiato con Elon Musk e, se lo sfrutta bene, possono succedere molte cose positive». Parla Andrea Stroppa, consigliere di Musk nel nostro Paese. Ex hacker ed enfant prodige, attivista, ricercatore fuoriclasse dell’informatica e delle reti sociali, collabora con il tycoon da anni. Adesso, dice, si trova in Texas. «Sto lavorando», spiega al telefono, e taglia corto sull’inchiesta giudiziaria che lo coinvolge e per la quale ha sempre respinto ogni accusa: «Non ne posso parlare per rispetto delle indagini».
Il costo della difesa satellitare
Stroppa, che progetti ci sono in campo? Musk «è molto occupato in questi giorni. Sta seguendo il presidente» racconta. La sua attenzione è invece rivolta soprattutto a Starlink, la rete di satelliti del magnate che, tra le altre cose, è utilizzata anche in Ucraina. Sul tema, dice: «Ho molto apprezzato ciò che ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto: deve essere considerato il suo utilizzo a livello strategico. Questa tecnologia permette di avere una connettività molto veloce e sicura, per proteggere gli interessi nazionali. Se l’Italia e l’Europa dovessero dotarsi di un proprio sistema, ci vorrebbero tra i 10 e i 15 anni e un budget di 20 miliardi di euro. Soldi che, oggettivamente, il Paese non ha, se consideriamo che una manovra economica del nostro governo è di 30 miliardi».
L’Italia, con quella SpaceX di cui è advisor, «sta lavorando in modo molto strategico» ragiona «e potrebbe trovarsi all’avanguardia rispetto a tutti gli altri Paesi europei, diventando leader non solo nell’aerospazio ma anche nelle altre telecomunicazioni». Il futuro, argomenta in un video diffuso su X che ci invia tramite WhatAapp, «si costruisce facendolo», e Roma «può diventare protagonista in settori che creeranno decine di migliaia di posti di lavoro».
Starlink per l’Italia
È una visione di parte, ovviamente, è la visione di Musk e del suo braccio destro. Ma in questo momento, un momento in cui il proprietario di X partecipa alle grandi chiamate internazionali e detta la linea in campo economico, vale di più. Per quanto riguarda Starlink, spiega Stroppa, «non solo l’Italia potrebbe avere un sistema unico in Europa, ma potrebbe averlo in una configurazione che preserva la sicurezza nazionale in modo molto accurato», non grazie ai «rapporti tra politici e azienda», ma grazie al lavoro dei tecnici «che difendono la sovranità e l’integrità del Paese».
Polo strategico
La richiesta è mettere da parte «la politica e guardare all’interesse, ai posti di lavoro e alla digitalizzazione». L’Italia secondo l'uomo di Elon ha l'opportunità di diventare un «polo strategico, e saranno anni interessanti per il Paese, che può avere un ruolo di primo piano». Questo è il «treno - dice - che passa una volta».
La ricetta, dagli Stati Uniti, sembra quasi semplice: «L’industria va a fasi, oggi è stagnante. Lavoriamo in una dimensione che è sempre più o meno la stessa, non riusciamo a fare passi in avanti. Bisogna tornare a innovare e farlo velocemente, dando una prospettiva nuova. Il governo ha un’occasione, speriamo possa coglierla fino in fondo».