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Suzuka, la McLaren in vantaggio. Ferrari e Mercedes in agguato, la Red Bull ha super Max

6 giorni fa 4
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Suzuka, come Spa, quasi tutti la definiscono l’“università del motorsport”. Le 24 piste del Mondiale hanno caratteristiche spesso diverse fra loro, ma pochissimi circuiti come il tracciato giapponese non fanno sconti. Sull’impianto giapponese di proprietà della Honda se una monoposto ha qualche carenza non c’è modo di tenerla nascosta, emerge impietosamente. Per questo molti, per non dire tutti, hanno dato appuntamento in Giappone per valutare le carte in mano in questo scoppiettante 2025. Se quanto visto finora è la verità, le due vetture papaia dovrebbero fare bottino pieno nel Sol Levante e consolidare l’accenno di fuga.

Quindi Norris e Piastri sono attesi al varco per valutare se veramente la vettura di quest’anno ha fatto un ulteriore passo in avanti rispetto a quella già ottima MCL38 che ha concluso la passata stagione sotto i riflettori conquistando, dopo tanti anni, il Mondiale Costruttori. Dietro la squadra di Woking ci sono gli altri tre top team, ognuno di loro ancora a caccia di estrarre tutto il potenziale dal nuovo progetto. Chi in un verso, chi in un altro, sono andati a fasi alterne, dimostrandosi molto sensibili anche alle piccole variazioni ambientali a Melbourne ed a Shanghai. Paradossalmente, non era il suo forte in un passato recente, la più costante è stata la Mercedes che è riuscita con il tosto Russell a salire sul podio sia in Australia che in Cina.

La Freccia d’argento ha tutto sommato mostrato una buona finestra di utilizzo, riuscendo ad essere rapida nelle qualifiche ed anche sul passo gara. George si è mostrato particolarmente sorpreso dei progressi fatti dalla W16 e, con apprensione, attende l’esame Suzuka. In Ferrari sono tutti certi che la SF-25 non è ancora riuscita a mettere in pista tutto il suo potenziale e c’è ancora da lavorare per far funzionare ogni cosa al meglio.

Charles ha dichiarato: «La situazione in classifica non è buona e sappiamo il perché. Lo scorso anno, dopo due gare, il distacco dalla monoposto migliore era molto più evidente. Pian piano ci possiamo avvicinare alla McLaren».

Troppo esperto Lewis per lasciarsi infastidire dal vortice delle polemiche. In realtà, il campione britannico, ha evidenziato la bontà della rossa nella Sprint Race dove ha conquistato la pole ed è andato a vincere con una certa autorità. Il baronetto, dall’alto delle sue vittorie, è abituato a guardare lontano: «Troppa gente parla con facilità, mi trovo benissimo nel team ed ho fiducia totale negli ingegneri. Abbiamo incassato bene la delusione delle squalifiche è lavorato nella giusta direzione. La macchina andava forte nella gara breve, poi abbiamo peggiorato la situazione».

Questo è l’aspetto che genera differenza di vedute con il compagno di squadra, anche a distanza di due settimane. Leclerc infatti continua a sostenere che la SF-25 la domenica era molto buona. Per il resto la squadra è compatta, l’atmosfera serena ed il monegasco a rinnovato i complimenti a Lewis per l’eccellente lavoro fatto nella Sprint. Un enigma la Red Bull: in mano a super Max ha delle zampate vincenti, ma gli altri piloti si consumano più delle gomme. Dopo due gare a Lawson già girava la testa, in Giappone al suo posto corre Tsunoda. L’aspetta il difficile compito di non uscire umiliato nel confronto con il fenomeno olandese che certamente non rinuncerà a combattere per il quinto titolo di fila nonostante un bolide inferiore.

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