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Taiwan e gli aerei radar dagli Stati Uniti. Il piano per contrastare i velivoli stealth cinesi: a cosa servono gli E-2D Advanced Hawkeye

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Taiwan vuole acquistare nuovi aerei militari dagli Stati Uniti. Sono le ultime indiscrezioni che arrivano da alcuni giornali locali: in particolare, Taiwan's Central News Agency avrebbe raccolto informazioni riguardo le intenzioni di Taipei di acquistare sei velivoli "E-2D Advanced Hawkeye", con l'obiettivo di rimpizzare i più vecchi modelli "E-2K Hawkeyes". 

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I dettagli tecnici dei nuovi aerei

Secondo Northrop Grumman, l'azienda che si occupa di produrre gli E-2D, i mezzi di cui si sta discutendo sono aerei estremamente sofisticati, con un sistema di tracciamento in grado di individuare simultaneamente 3 mila bersagli diversi, tra terra e aria.

Non solo: gli E-2D possiedono un radar capace di determinare la posizione di oggetti entro 300 miglia nautiche, rendendoli particolarmente efficaci contro i caccia cinesi J-20, J-20S e J-35, noti per essere abili nell'evadere il rilevamento da parte dei radar meno performanti. 

Le dichiarazioni di Cina e Stati Uniti 

Un portavoce del dipartimento di Stato americano, l'organo che si occupa della politica estera del paese, ha dichirato che: "Coerentemente con il Taiwan Relations Act, gli Stati Uniti continueranno a rendere possibili le capacità di autodifesa di Taiwan". Il "Taiwan Relations Act" menzionato è la lista degli accordi presi dagli Stati Unti e da Taiwan (Repubblica di Cina) nel 1979, nei quale i due paesi presero strinsero una serie di rapporti in ambito commerciale, militare, diplomatico e non solo. 

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La risposta della Cina non è tardata ad arrivare, con l'invito agli Stati Uniti a «bloccare immediatamente l'armamento dell'isola di Taiwan, fermando mosse pericolose che mettono a rischio la stabilità e la pace dello stretto di Taiwan». Liu Pengyu, dell'ambasciata cinese a Washington D.C, ha commentato: «La vendita di armi americane a Taiwan mette a repentaglio la sovranità e gli interessi di sicurezza della Cina, danneggia le relazione tra Cina e Stati Uniti e la pace e stabilità nello stretto di Taiwan, mandando un messaggio profondamente sbagliato alle forze separatiste per l'indipendenza di Taiwan».

Non è chiaro cosa succederà adesso: sotto Joe Biden gli Usa hanno sempre rivendicato la difesa di Taiwan nel caso di attacco cinese, ma il neo eletto Donald Trump, coerentemente alle politiche isolizioniste che sta portando avanti, ha più volte dichiarato che la protezione dell'isola sarebbe dovuta passare da un pagamento a favore degli Stati Uniti stessi, affermando che altrimenti non avrebbe difeso gli storici alleati. 

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