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Nella tarda mattinata di ieri, venerdì 3 maggio 2024, un detenuto tunisino di 28 anni ha innescato un incendio e successivamente ha lanciato oggetti contro gli agenti della polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Ivrea. Si tratta dello stesso che lo scorso 5 aprile si era arrampicato sul muro del cortile passeggio chiedendo di essere espulso dall'Italia e in precedenza aveva bruciato la cella dell'infermeria del carcere di Alessandria. Gli agenti hanno domato tempestivamente le fiamme, mettendo a rischio la propria incolumità, e hanno messo in sicurezza il reparto isolamento.
Da tempo l'Osapp, sindacato di polizia penitenziaria che ha diffuso la notizia, "ha sollecitato l'assegnazione di un comandante di reparto titolare al carcere di Ivrea, al fine di garantire al personale presente direttive chiare ed un adeguato supporto nell'attività quotidiana. È frequente che unità del ruolo agenti-assistenti siano distolte da altre mansioni per svolgere compiti di sorveglianza interna, il che è inaccettabile poiché tale responsabilità spetta agli ispettori ed ai sovrintendenti. È necessario un coordinamento efficace dell'organizzazione del lavoro interno. Ancora una volta, l'Osapp denuncia questa disorganizzazione che compromette il funzionamento complessivo dell'istituto penitenziario. Ribadiamo il nostro forte appello affinché il presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, dichiari lo stato di emergenza nazionale nelle carceri, poiché il sistema carcerario è in uno stato di completo abbandono".
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