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Thyssen, i proprietari ricorrono al Tar contro il Comune: ennesimo rinvio per la bonifica dell'area

2 mesi fa 6
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Ancora uno stop alla riqualificazione dell'area ex Thyssenkrupp di corso Regina Margherita a Torino. A rivelarlo è Andrea Russi, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, che, tramite un'interpellanza, ha spiegato che la Giunta comunale ha concesso all'azienda Acciai Speciali Terni una proroga fino al prossimo 30 settembre per avviare i lavori di bonifica dell'area. Bonifica che sarebbe dovuta cominciare lo scorso 30 giugno. 

La richiesta di proroga, secondo Russi, sarebbe stata motivata dal fatto che sarebbero in corso trattative tra la società e potenziali acquirenti dell'area. Russi nell'interpellanza che ha presentato pone alcuni quesiti al Comune: in primis chiede se le trattative in corso possano in qualche modo impedire che l'area venga restituita alla Città. Il consiglio comunale infatti il 18 marzo scorso approvò una delibera di iniziativa consiliare che prevedeva una variante al piano regolatore della città su quell'area con una modifica della destinazione di uso a 'parco pubblico urbano'. 

Delibera che però viene sospesa dal ricorso al Tar del Piemonte presentato contro l'atto da Acciai Speciali Terni. "Quando venne approvata dal Consiglio Comunale la delibera di indirizzo per trasformare parte dell’area ex Thyssen in un parco pubblico urbano, proposta dalla maggioranza come compensazione alla scellerata scelta di devastare il Parco della Pellerina per la realizzazione di un nuovo ospedale che potrebbe essere costruito da un’altra parte, noi sottolineammo che da quel momento, oltre alla certezza di perdere un parco già esistente, si aggiungeva il rischio di non veder mai realizzata questa trasformazione", spiega Russi.

"Il ricorso di Arvedi contro la delibera del Consiglio Comunale, che sospende nei fatti l’applicazione della delibera e che si accompagna alla determina dirigenziale con cui si prorogano ulteriormente i termini di scadenza per l’avvio delle bonifiche, non fa altro che confermare i nostri timori", conclude, "Davvero, dopo 17 anni, è opportuno ritardare ancora le operazioni di messa in sicurezza a causa delle trattative tra la proprietà e potenziali acquirenti dell’area e rischiare così di non vedere mai più trasformata quell’area in un parco urbano?".

"Il gruppo Arvedi deve smetterla di giocare a rimpiattino. Avvii la bonifica e se ritiene concluda rapidamente la dismissione dell’area", è il commento di Nadia Conticelli del PD, "Oltre ad impugnare l’atto la multinazionale dell’acciaio ha chiesto un’ulteriore dilazione per l’avvio della bonifica, spostato a settembre 2024. Questa dovrà essere tassativamente l’ultima, in assenza di una progettualità concreta e definitiva per la bonifica e il recupero dell’area, che questo consiglio comunale aveva già sollecitato con un primo documento oltre un anno fa".

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