Home SignIn/Join Blogs Forums Market Messages Contact Us

Torino, bici lanciata ai Murazzi: Victor Ulinici condannato a 10 anni e 8 mesi

10 mesi fa 49
ARTICLE AD BOX

Victor Ulinici, il diciottenne che la notte tra il 20 e il 21 gennaio 2023, insieme ad alcuni amici, ha lanciato una bici elettrica dalla balconata dei Murazzi e ha colpito, rendendolo tetraplegico, Mauro Glorioso, studente universitario in coda davanti alla discoteca The Beach. Il ragazzo, difeso dall’avvocato Luigi Tartaglino, ha scelto di essere giudicato con rito abbreviato. Il penalista, al termine della propria aringa, ha spiegato che Ulinici è pronto a rinunciare all'appello.

Le richieste della pm e il verdetto
Per Victor Ulinici, la pm Livia Locci aveva chiesto 14 anni di carcere. «Gli hanno riconosciuto le attenuanti generiche equivalenti e questo ha fatto sì che la pena venisse rimodulata - commenta l’avvocato Tartaglino - È un fatto importante. Il giovane era appena diciottenne e a mio giudizio non era ancora maturo. Abbiamo chiesto scusa alla famiglia Glorioso e ho potuto stringere la mano al padre. È stata una causa durissima che ci ha provati tutti e spero che questo serva di monito ai giovani che il sabato sera si sentono immortali e invincibili e commettono questi gesti scriteriati e gravissimi. Spero che il mio assistito comprenda la gravità del suo gesto».
Per la stessa vicenda, con l’accusa di tentato omicidio, è a processo anche Sara Chierici, assistita dal legale Enzo Pellegrin. La diciottenne sarà processata a luglio con rito ordinario.
Sul banco degli imputati anche tre adolescenti
Condannati in primo grado a pene tra i 6 anni e 8 mesi e i 9 anni e 9 mesi, per il loro il procuratore generale Carlo Pellicano ha chiesto la conferma della sentenza: «Lanciare una bici nel mucchio è un gesto criminale. Non è questione di immaturità. È una condotta agghiacciante».
Le difese hanno chiesto l’accesso al percorso di giustizia riparativa, un percorso psicologico e terapeutico di incontri tra vittima e colpevole. La procura e la famiglia di Mauro Glorioso, rappresentata dai penalisti Simona Grabbi e Alessandro Argento, hanno espresso parere negativo.
Secondo i legali di parte civile nessuno dei giovani ha maturato la consapevolezza del gesto e le conseguenze. E le scuse più volte ripetute in aula non sono apparse sincere, piuttosto legate ad ottenere benefici processuali.

Il padre del giovane reso tetraplegico
«Prendiamo atto di questa sentenza - commenta Giuseppe Glorioso - La cosa che provoca più dolore è che, ad oggi, non abbiamo riscontrato nessun pentimento da parte di nessuno».

Leggi tutto l articolo