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Torino, file unisex ai seggi elettorali: le persone transgender così non dovranno più specificare il sesso

3 mesi fa 2
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Alle prossime elezioni che si svolgeranno a Torino potrebbe esserci una grossa novità. La città infatti potrebbe dire addio alla divisone in file maschi e femmine, per dare spazio a file unisex. Questo per attutire, come spiega l'assessore comunale Jacopo Rosatelli, "l'impatto oggettivamente discriminatorio che la divisione in file maschi-femmine ha per le persone transgender che non hanno rettificato la loro identità anagrafica". Il tema è emerso questa mattina - giovedì 13 giugno 2024 - durante la seduta della commissione diritti e pari opportunità del Comune di Torino in occasione dell'audizione del Coordinamento Torino Pride

"La questione principale è legata a norme statali che vanno assolutamente cambiate", dichiara l'assessore comunale Jacopo Rosatelli, "nel quadro esistente bisogna cercare di adottare tutte le misure possibili per attutire l'impatto oggettivamente discriminatorio che la divisione in file maschi-femmine ha per le persone transgender che hanno rettificato la loro identità anagrafica. Ragione per la quale noi abbiamo, in occasione delle ultime elezioni, diramato una lettera con indicazioni molto precise a tutti i seggi e, in ragione per la quale, continueremo a lavorare in questo senso dal punto di vista della formazione di tutti coloro che lavorano nei seggi". 

Una pezza che viene messa sul buco in assenza di una norma nazionale. La vera soluzione sarebbe un'altra: "L'unico altro modo sarebbe distinguere i registri non in maschi e femmine, ma secondo ordine alfabetico che consentirebbe di svolgere ordinatamente l'accesso alle cabine elettorali", continua Rosatelli, "questo lo si deve fare dal punto di vista della normativa nazionale. Si sta approfondendo se a norme invariate sia possibile da parte del Comune stesso adottare questo provvedimento in autonomia". La questione è delicata perché quando si parla di elezioni qualsiasi anomalia potrebbe essere usata per contestare il voto. 

Si può pensare che questa novità possa debuttare alle prossime elezioni comunali? "La speranza che il legislatore nazionale sia sensibile a questa tematica è legittimo coltivarla, ma forse è un po' ingenua. Noi ci faremo sentire perché la sensibilità cresce ed è giusto che le norme seguano l'avanzare della sensibilità". 

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