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Torino, il controviale di corso San Maurizio potrebbe riaprire: è chiuso da sette anni

3 ore fa 1
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Dopo sette anni potrebbe riaprire il controviale di corso San Maurizio all’altezza di Palazzo Nuovo. Ad annunciarlo è stata l’assessora Chiara Foglietta in consiglio comunale rispondendo a un’interpellanza di Federica Scanderebech, consigliera comunale di Forza Italia.

Il cantiere

Il cantiere è attivo a partire dal 2019 e blocca il tratto di corso San Maurizio tra via Sant’Ottavio e via Roero di Cortanze. In un primo momento la chiusura del tratto era dovuta alla bonifica di quell’ala di Palazzo Nuovo dall’amianto, mentre adesso è necessaria per terminare i lavori di realizzazione del nuovo polo bibliotecario.

"Criticità intollerabile"

“La chiusura del controviale di Corso San Maurizio rappresenta una criticità non più tollerabile per la città. È evidente che l’Amministrazione non abbia messo in campo misure adeguate per affrontare un problema che continua a penalizzare la viabilità, congestionare il traffico e compromettere la qualità degli spazi urbani”, ha spiegato Federica Scanderebech, “Lasciare un’area così strategica in queste condizioni per un periodo così lungo ha causato disagi quotidiani ai cittadini, ai commercianti e a chiunque frequenti questa zona. La situazione attuale, caratterizzata da traffico intenso, inquinamento crescente e pericoli per pedoni e ciclisti, è il risultato di una gestione che non ha saputo trovare soluzioni adeguate per contenere gli effetti di questa chiusura prolungata”.

Per diverso tempo nel controviale era presente una gru che oggi non vi è più: “Dopo la rimozione di ponteggi e gru, e con i lavori ormai concentrati esclusivamente all’interno di Palazzo Nuovo, non ci sono più giustificazioni per lasciare il controviale inaccessibile”, ha concluso Scanderebech, “La responsabilità di questa situazione non può essere attribuita esclusivamente ai lavori universitari, ma a una gestione amministrativa poco attenta e incapace di bilanciare le necessità della comunità con le esigenze del cantiere. Una riapertura, anche parziale, porterebbe immediati benefici alla viabilità, aumenterebbe la sicurezza vista la presenza di cordoli pericolosi per le manovre delle auto e migliorerebbe il decoro di un’area che versa in uno stato di degrado inaccettabile”.

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