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gio.ur 02 ottobre 2024 15:21
A Torino i rinnovi del permesso di soggiorno per motivi familiari potranno essere rilasciati dagli uffici comunali. È quanto prevede una mozione presentata dal consigliere comunale Abdullahi Ahmed che è stata approvata durante l’ultimo consiglio comunale di Torino. Questo sarebbe un modo per semplificare le procedure per il rinnovo del permesso di soggiorno in un contesto complicato come quello di Torino. L’ultimo caso è quello dei migranti che si sono accampati davanti agli uffici della Questura in corso Verona per garantirsi un posto allo sportello che rilascia i documenti.
L'impatto dei ritardi
“I ritardi nel rilascio dei documenti e le difficoltà burocratiche hanno un forte impatto sui percorsi di integrazione”, spiega Abdullahi, “Quale può essere il sentimento che matura in una persona che viene continuamente umiliata da un processo burocratico, specialmente quando si è accompagnati dai propri figli, per un semplice rinnovo del Permesso di Soggiorno? Nove mesi per avere un appuntamento con la questura a cui si devono aggiungere quattro mesi per il rilascio del documento. Lo stesso documento sarà nei prossimi giorni votato dal Comune di Bologna, Genova, Verona e Settimo torinese”.
Un processo frustrante
“Queste difficoltà rendono la procedura del rinnovo del permesso di soggiorno un processo frustrante e stressante per molti stranieri che cercano di regolarizzare la loro situazione familiare in Italia e hanno un impatto negativo non solo sulla vita quotidiana delle famiglie immigrate, ma anche sul tessuto sociale ed economico del territorio”, spiega Claudio Cerrato capogruppo del Partito Democratico in Comune, “Essere in attesa di un rinnovo, significa essere in una sorta di “limbo” che può ostacolare l’accesso al lavoro, all’assistenza sanitaria, alla fruizione di servizi e diritti essenziali. Non possiamo lasciare famiglie e minori in uno stato di precarietà legale, in balia di un iter complesso e lento. È necessario che le istituzioni collaborino per assicurare tempi certi e veloci snellendo i processi amministrativi e potenziando le sedi degli uffici preposti individuando spazi più dignitosi e adeguati rispetto a quelli attualmente in uso”.
“Migliorare e semplificare le procedure per il rinnovo dei permessi di soggiorno non solo è un atto di civiltà ma anche un dovere civico amministrativo al fine di evitare quelle umilianti code e le attese lunghissime che gli stranieri regolari sono costretti a subire”, conclude Marcello Mazzù, segretario metropolitano PD Torino, “Oltre tutto favorisce una migliore integrazione sociale e facilita alle imprese le procedure burocratiche per poterli assumere per mantenere loro il posto di lavoro. Non c’è più motivo di indugiare a normalizzare una situazione non degna, anche dal punto di vista umano”.
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