Torino, rimpatriato un cittadino extracomunitario condannato per tentato omicidio

Redazione 18 agosto 2024 10:56

Nel 2019 era stato arrestato per tentato omicidio e nel 2020 era stata presentata dalla moglie contro di lui una denuncia per violenza e maltrattamenti. Sono anche questi i motivi alla base dell'espulsione prefettizia e del decreto di rimpatrio del Questore ai danni di un cittadino di origine albanese. L'uomo era già stato espulso nel 2013, ma cinque anni più tardi, nel 2018, era tornato in Italia ottenendo il permesso di soggiorno grazie al matrimonio con un'italiana. 

L'anno successivo però arriva l'arresto per tentato omicidio nei confronti di un cittadino italiano, ex dipendente del bar della moglie. L'uomo aveva colpito la vittima con due fendenti al ventre con un coltello da cucina lungo 34 centimetri. I due uomini avevano avuto una discussione la sera prima ai Murazzi. L'italiano in quella occasione si era presentato al locale con una mazza da baseball e aveva iniziato a distruggere una vetrina. Da qui la reazione dello straniero che era uscito armato di coltello e aveva colpito l’aggressore lasciandolo al suolo sanguinante e continuando a colpirlo con calci e pugni.

L'anno successo la denuncia della moglie per diversi episodi di violenza e maltrattamenti avvenuti dal dicembre 2018, anche davanti ai clienti del bar, con atteggiamenti sempre più pericolosi nei confronti della donna, accentuati anche dal fatto che l’albanese avesse cominciato a far uso di droghe oltre ad esser assuntore sistematico di bevande alcoliche e giocatore d’azzardo. Ai danni dell'uomo sono state emesse due condanne, una di 1 anno e 8 mesi per lesioni aggravate e la successiva condanna a 2 anni e 8 mesi per maltrattamenti e atti persecutori nei confronti della moglie. Nonostante le condanne ha continuato a commettere reati che destano un particolare allarme sociale.

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