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Una trentina circa di mercati torinesi rischiano di rimanere al buio e senza acqua a causa della liquidazione giudiziaria del consorzio che da anni ha gestito questi servizi. La denuncia arriva da Giancarlo Nardozzi, presidente del Goia, associazione di categoria degli ambulanti torinesi.
“Abbiamo ricevuto comunicazione dal nostro avvocato che il consorzio che gestisce questi servizi è stato posto in liquidazione giudiziaria. Il debito accumulato ammonta a 900mila euro”. Debito che rischia di avere due conseguenze: la prima imminente potrebbe essere la chiusura dei servizi, lasciando così gli ambulanti senza energia elettrica e acqua; la seconda la copertura del debito da parte degli stessi ambulanti.
"Una cifra che, se dovesse gravare sui consorziati, metterebbe in ginocchio centinaia di famiglie innocenti”, spiega Nardozzi, “Questo è il risultato di una cattiva gestione. Abbiamo messo a disposizione il nostro studio legale per tutelare, soprattutto, chi ha già pagato. Ma ciò che ci preoccupa maggiormente in questo momento è il rischio di distacco dei servizi. Per tanti banchi, in particolare per quelli alimentari, la fornitura di luce e acqua è indispensabile per il loro corretto funzionamento. Per questo motivo, stiamo collaborando con il Comune e abbiamo già chiesto un intervento per tutelare i mercati. L’assessore Chiavarino ha già preannunciato che stanno lavorando attivamente su questa situazione".
Il Goia Fenapi, al momento, si trova in stato di agitazione è sta lavorando per garantire la continuità dei servizi essenziali nei mercati, fondamentali per la sopravvivenza e la crescita di molte attività commerciali.
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