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Venerdì 25 ottobre, Torino si accende di luci e colori, dando il via alla nuova edizione di Luci d'Artista che si potranno ammirare fino al 12 gennaio 2025. Un appuntamento ormai consolidato che trasforma la città in una galleria d'arte a cielo aperto, dove le installazioni luminose di grandi artisti si fondono con l'architettura urbana.
Quest'anno, la Fondazione Torino Musei, in collaborazione con il curatore Antonio Grulli, ha lavorato per rafforzare l'identità di Luci d'Artista e proiettarla verso il futuro. Il progetto, inserito nel Piano strategico della Fondazione, mira a trasformare la manifestazione in una vera e propria istituzione di ricerca artistica permanente.
Luci d'Artista si conferma essere una collezione unica di opere d'arte contemporanea, che ogni anno si arricchisce di nuove creazioni. Le installazioni luminose, pensate appositamente per lo spazio urbano, creano un dialogo tra arte e città, trasformando i luoghi più iconici di Torino in scenari magici.
L'inaugurazione
L’inaugurazione di Luci d’Artista 2024, in programma venerdì 25 ottobre, sarà ancora una volta itinerante, per abbracciare luoghi diversi della città e sarà aperta a cittadine, cittadini e turisti.
Primo appuntamento alle ore 18 in piazza Vittorio Veneto (angolo lungo Po Cadorna), dove la Banda musicale del Corpo di Polizia Locale della Città di Torino intratterrà il pubblico in attesa che scenda il buio, per consentire l’accensione della prima nuova luce di questa edizione, VR Man di Andreas Angelidakis.
Il tour farà una seconda tappa alle 19.15 in via Fanti 17, sede dell’Unione Industriali di Torino, per concludersi alle 19.45 ai Giardini Sambuy di piazza Carlo Felice, lato via Roma, dove sarà di nuovo la Banda del Corpo di Polizia Locale della Città di Torino ad accompagnare l’accensione della seconda nuova luce, Scia’Mano, alla presenza del Maestro Luigi Ontani. Ogni tappa prevede interventi delle istituzioni, degli artisti e dei partner di Luci d’Artista.
Novità e conferme
Diverse le novità di questa edizione a partire da un calendario più ampio: Luci d'Artista non è più solo un evento invernale, ma un progetto attivo tutto l'anno, con iniziative e attività collaterali che coinvolgono la città. Anche la comunicazione diventa più ufficiale con nuovi canali social e un sito internet rinnovato che permetteranno di raggiungere un pubblico sempre più vasto e internazionale.
Importante anche la questione della maggior sostenibilità: grazie all'utilizzo di tecnologie LED, Luci d'Artista diventa un evento sempre più rispettoso dell'ambiente, con un minore consumo energetico.
E infine, un'attenzione crescente all'inclusività: L'obiettivo è rendere l'evento accessibile a tutti, superando ogni barriera architettonica e culturale.
I numeri dell'evento
- 13,5 km di linee elettriche: Una rete estesa che collega tutte le installazioni luminose.
- 1 milione di sorgenti luminose: Quasi tutte a LED, per garantire un basso consumo energetico.
- 121 kW: La potenza complessiva impiegata per illuminare la città.
Le due nuove installazioni luminose
Per la 27a edizione, Luci d’Artista si arricchisce di due nuove installazioni luminose firmate da grandi artisti selezionati dal Comitato Scientifico di Luci d’Artista, che in quest’ultimo anno si è completamente rinnovato ed è oggi composto da Chiara Bertola e Francesco Manacorda, rispettivamente direttori della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea – e del Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea, e da Antonio Grulli, curatore di Luci d’Artista.
La selezione dei due nuovi artisti di Luci d’Artista 27 è il frutto di una serie di incontri tra i membri del Comitato scientifico, durante i quali si è deciso di affiancare una stella dell’arte globale a un grande Maestro indiscusso. I nomi sono quelli di Andreas Angelidakis e di Luigi Ontani con le rispettive luci VR Man, in Piazza Vittorio Veneto angolo lungo Po Cadorna, e Scia’Mano ai Giardini Sambuy in piazza Carlo Felice.
Dove si trovano le luci
Le 28 luci si riaccendono tra le vie e le piazze di Torino e i cittadini e i turisti potranno alzare gli occhi e ritrovare le opere luminose nelle loro classiche location, oppure andare alla ricerca delle nuove collocazioni.
Si accende sulla Mole Antonelliana, completamente restaurata grazie alla Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino e di Unione Industriali Torino, Volo dei numeri, l’opera-manifesto di Torino città dell'arte contemporanea, ideata da Mario Merz.
Alcune Luci storiche cambiano sede rispetto alla precedente edizione: Palomar di Giulio Paolini, da sempre in via Po, torna dopo dieci anni in via Garibaldi; per la prima volta in largo Montebello Ice Cream Light di Vanessa Safavi in una inedita configurazione. Luì e l’arte di andare nel bosco di Luigi Mainolfi trova nuovo spazio lungo via Carlo Alberto e al suo posto e per la prima volta in via Lagrange si potrà ammirare Volo su… di Francesco Casorati.
Si riconfermano nelle collocazioni precedenti le Luci di Mario Airò, Cosmometrie in piazza Carignano con una sempre nuova configurazione decisa dall’artista, che come ogni anno segue l’allestimento della sua Luce; Orizzonti di Giovanni Anselmo, in piazza Carlo Alberto; Vele di Natale di Vasco Are in piazza Bodoni; Ancora una volta di Valerio Berruti in via Monferrato; Tappeto volante di Daniel Buren in piazza Palazzo di Città; Nicola De Maria, Regno dei fiori: nido cosmico di tutte le anime in piazza Carlo Emanuele II (piazza Carlina); Marco Gastini, L’energia che unisce si espande nel blu in Galleria Umberto I; Carmelo Giammello, Planetario in via Roma; Azzurrogiallo di Giorgio Griffa ai Giardini Sambuy di Piazza Carlo Felice.
E ancora, Jeppe Hein, Illuminated Benches in piazza Risorgimento; Rebecca Horn, Piccoli spiriti blu sul Monte dei Cappuccini; Cultura=Capitale di Alfredo Jaar sulla facciata del Museo Diffuso della Resistenza; Renato Leotta, Io, sono nato qui. in corso Spezia 70, sul tetto dell’Ospedale Sant’Anna; Mario Molinari, Concerto di parole in piazza Polonia; Luigi Nervo, Vento solare in piazzetta Mollino; L'amore non fa rumore di Luca Pannoli resta di fronte alla Biblioteca Geisser. Michelangelo Pistoletto, Amare le differenze in piazza della Repubblica (facciata della Tettoia dell’Orologio); My Noon di Tobias Rehberger in piazza Arbarello; Noi di Luigi Stoisa resta come lo scorso anno in via Po; Grazia Toderi, “…?...” in cima alla cupola della Basilica Mauriziana (visibile da Piazza della Repubblica) e Gilberto Zorio, Luce Fontana Ruota sul laghetto di Italia ’61 (corso Unità d’Italia).
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