TORINO. «Non sono stato io». Il giorno dopo la commemorazione di Superga e il grande abbraccio della gente, sembra già finito quel clima di unione respirato in ricordo del Grande Torino. Perché c'è un nuovo video, dopo il famoso scontro tra Juric e Vagnati di due estati fa, che sta agitando lo spogliatoio di Juric e il mondo del Torino. Tanto che qualcuno è già stato costretto alle smentite. Protagonista, involontario, un altro tesserato granata (Gemello) e un altro telefonino. Quello del secondo portiere ha ripreso da dentro il pullman il momento della partenza dal piazzale della Basilica. Ma l'intento di filmare l'entusiasmo dei tifosi per avere un altro ricordo del suo probabilmente ultimo 4 maggio si è trasformato in una spy camera micidiale che ha captato anche alcune voci senza freni all'interno del pullman. Scatenando un nuovo caso. Sono bastati pochi secondi di filmato per capire il tenore della conversazione: si sentono le parole di due, tre tesserati. Mentre in sottofondo si percepisce appena "ciao ciao pezzi di m...", uno si rivolge all'altro dicendogli "questi sono gli stessi che ieri ti hanno fischiato", quasi a non capire il senso di una giornata speciale e unica. E se il contesto in quel momento era chiaramente da piano bar dopo una giornata di emozioni, le parole captate non sono piaciute a nessuno. A cominciare dalla società che ha riconosciuto la gravità del fatto. E ha già fatto sapere alla squadra che approfondirà l'accaduto, pronta a scrivere multe e a prendere tutti i provvedimenti necessari.
Intanto, il video ha fatto il giro del web dove è già partita la caccia ai colpevoli in questo surreale processo on line. E due di quelli tirati in ballo, Lovato e Pellegri, hanno deciso di rispondere subito alle accuse. È lunga la difesa del difensore arrivato a gennaio in prestito con diritto di riscatto dalla Salernitana. «Quelle parole non le ho mai dette né pensate - scrive Lovato su Instagram -, non fanno parte della mia persona, sono contro i valori in cui credo. Il Toro è la realtà più bella a cui mi sono affacciato da quando gioco a calcio e Superga è stata un'esperienza incredibile, forte e profonda. E mi sento dire che avrei mancato di rispetto ai tifosi e alla società? Non lo accetto».
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L'attaccante, che quest'anno è ancora a caccia del primo gol, è intervenuto con un comunicato secco sullo stesso Social e allontanato ogni sospetto: «Mi assumo tutte le responsabilità quando commetto errori - scrive Pellegri -. Rispetto le opinioni altrui, ma non accetto di essere accostato ad un video che sta circolando, poiché la mia voce non è presente». —