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Trump chiede alla Corte Suprema di bloccare la sentenza per il caso Stormy Daniels

22 ore fa 2
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Donald Trump ha chiesto alla Corte Suprema di bloccare la sua sentenza di condanna per il caso Stormy Daniels prevista venerdì. Lo riporta The Hill. "Questa Corte dovrebbe sospendere immediatamente ulteriori procedimenti presso il tribunale di New York per prevenire gravi ingiustizie e danni all'istituzione della Presidenza e alle operazioni del governo federale", hanno scritto gli avvocati del tycoon nel ricorso.

Il presidente eletto degli Stati Uniti torna a insistere sull'annessione del Canada e nella notte ha condiviso una nuova mappa degli Stati Uniti, che incorpora il Canada come suo territorio.

Su Truth Trump ha condiviso una mappa che mostra il Canada come parte degli Stati Uniti e ha scritto: "Oh Canada!". In un altro post l'immagine degli Stati Uniti e del Canada ricoperti dalla bandiera americana a stelle e strisce. Ieri il presidente eletto ha minacciato di usare la "forza economica" per annettere il Canada.

Il primo ministro della Groenlandia Múte B. Egede ha intanto replicato alle minacce di Trump, di usare la forza per annettere l'isola: "La Groenlandia è dei groenlandesi. Ci tengo a ripeterlo" ha dichiarato, intervistato dall'emittente di servizio pubblico danese, DR, al suo arrivo all'aeroporto di Copenaghen ieri notte, definendo "gravi" le affermazioni di Trump e aggiungendo che per ora non intende rilasciare ulteriori dichiarazioni in merito.

Il ministro degli esteri di Panama, Javier Martinez-Acha, ha respinto a sua volta le minacce di annessione avanzate dal tycoon: la sovranità del Canale di Panama "non è negoziabile, come ha già dichiarato il presidente, José Raúl Mulino", ha ribadito. "Voglio essere chiaro. Le opinioni del signor Trump, secondo cui avrebbe discusso di una somma di denaro, non sono vere e non è arrivato alcun tipo di offerta a questo governo e sia chiaro: il Canale appartiene ai panamensi e continuerà ad essere così", ha aggiunto parlando ai media panamensi.

"Il presidente, José Raúl Mulino, aveva già chiarito che la sovranità del nostro canale non è negoziabile", ha detto il ministro, precisando che si tratta di "una conquista irreversibile" e che "fino al 20 gennaio, il governo degli Stati Uniti sarà guidato da Joe Biden. A partire dal 20 gennaio avremo rapporti con il signor Trump e il suo governo e Panama ha tutta l'intenzione di cooperare e mantenere ottimi rapporti con diversi governi"

Sulle frasi di Trump è intervenuto anche il ministro degli esteri francese Jean-Noël Barrot, "escludendo" che l'Unione europea consenta ad altri paesi "di violare i suoi confini sovrani". La Groenlandia, ha detto Barrot su France Inter - territorio autonomo della Danimarca, è "un territorio dell'Unione europea. E' escluso che l'Ue consenta ad altre nazioni, quali che siano, di violare i suoi confini sovrani". 

La portavoce del governo francese, Sophie Primas, ha denunciato a sua volta "una forma di imperialismo", reagendo alle minacce di annessione della Groenlandia da parte di Donald Trump. "Ora più che mai - ha detto al termine del Consiglio dei ministri - dobbiamo, insieme con i nostri partner europei, essere coscienti, uscire da una forma di ingenuità, premunirsi, riarmarci". 

Per la Germania "fa fede la Carta delle Nazioni unite" e il principio secondo il quale "le frontiere non possono essere modificate con la violenza", ha detto a sua volta il portavoce del governo tedesco Steffen Hebestreit. Alla domanda se Berlino prenda sul serio queste esternazioni, Hebestreit ha aggiunto: "Non abbiamo intenzione di giudicarle, ne abbiamo preso atto".

"Non entriamo nello specifico delle dichiarazioni" di Donald Trump. "E' chiaro che la sovranità degli Stati deve essere rispettata, e questo vale anche per il Regno di Danimarca", ha dichiarato invece una portavoce della Commissione Ue. "Noi vogliamo lavorare ad una forte agenda transatlantica", focalizzata "su una forte cooperazione su comuni interessi strategici", ha aggiunto.

"Non abbiamo questo obiettivo di spesa nell'Ue". Lo ha detto una portavoce della Commissione Europea commentando la richiesta di Donald Trump di salire al 5% del Pil per la difesa degli alleati europei della Nato (la maggior parte dei quali fanno anche parte dell'Ue, ndr). "E' chiaro però che la minaccia della Russia ci spinge a fare di più ma non è solo una questione di quanto si spende ma di come si spende", ha aggiunto ribadendo che in Europa il livello di spesa militare ha toccato livelli record.

L'Ue: 'Non abbiamo obiettivo del 5% in spesa militare'

"Non abbiamo questo obbiettivo di spesa nell'Ue". Lo ha detto una portavoce della Commissione Europea commentando la richiesta di Donald Trump di salire al 5% del Pil per la difesa degli alleati europei della Nato (la maggior parte dei quali fanno anche parte dell'Ue, ndr). "E' chiaro però che la minaccia della Russia ci spinge a fare di più ma non è solo una questione di quanto si spende ma di come si spende", ha aggiunto ribadendo che in Europa il livello di spesa militare ha toccato livelli record. 

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