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Trump: 'Sanzioni a Mosca se non raggiungeremo un accordo'. Cremlino: 'Nuovi colloqui solo dopo lo scambio di prigionieri, incontro Putin-Zelensky possibile dopo accordi'

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Donald Trump ha affermato di credere ancora che Vladimir Putin sia pronto a raggiungere un accordo per porre fine alla guerra, ma è tornato a minacciare sanzioni contro Mosca se non accetterà un'intesa.

"Imporrò sanzioni se non raggiungeremo un accordo", ha detto Trump a Fox News. "Sarebbe devastante per la Russia, perché sta attraversando un periodo difficile con l'economia, i prezzi del petrolio sono bassi". In ogni caso, "ho un ottimo rapporto con Putin e penso che troveremo un accordo. Dobbiamo incontrarci", ha detto il tycoon. "Credo che Putin sia stanco di tutta questa faccenda, non sta andando bene e vuole tornare a farlo".

La Russia. Un incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è "possibile" a condizione che Mosca e Kiev raggiungano prima "accordi" tra le due parti, ha dichiarato il Cremlino, all'indomani dei primi colloqui di pace diretti tra i due Paesi dal 2022. "Un incontro del genere, frutto del lavoro di entrambe le parti e della conclusione di accordi, è possibile. Ma solo a seguito di accordi tra le due parti", ha dichiarato il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov. 

La prosecuzione dei colloqui con l'Ucraina sarà possibile solo una volta completato lo scambio di prigionieri annunciato dalle due parti ieri a Istanbul. Lo ha affermato il Cremlino. "Ciò che resta da fare è quanto concordato ieri dalle delegazioni. Si tratta, ovviamente, principalmente di scambiare 1.000 prigionieri per 1.000", ha insistito il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov.

Intanto un attacco russo contro un minibus che trasportava civili nell'Ucraina settentrionale ha causato nove morti e quattro feriti, hanno riferito sabato le autorità regionali. "Un drone nemico ha colpito un autobus nei pressi di Bilopillia, uccidendo nove persone e ferendone quattro", ha dichiarato l'amministrazione militare della regione di confine di Sumy su Telegram, pubblicando le foto del minibus colpito.

L'attacco è avvenuto alle 6:17 (le 5:17 in Italia), mentre il veicolo stava lasciando la città di Bilopillia alla volta di Sumy, ha reso noto il capo dell'amministrazione militare regionale, Oleg Grigorov. "Questo non è solo un altro bombardamento, è un cinico crimine di guerra. L'esercito russo ha nuovamente colpito un obiettivo civile, violando tutte le norme del diritto internazionale e dell'umanità", ha commentato un funzionario del Dipartimento di Polizia Nazionale, come riporta Rbc-Ucraina.

Sono sette, e non quattro come riportato in precedenza, le persone rimaste ferite nell'attacco russo di questa mattina che ha colpito un minibus nella regione di Sumy provocando nove morti: lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Sette persone sono attualmente ricoverate in ospedale a causa dell'attacco di un drone russo contro un normale minibus. Le persone hanno ustioni, fratture, contusioni. Tutti ricevono l'aiuto di cui hanno bisogno. Purtroppo ci sono state delle vittime: nove persone", si legge nel messaggio. "Secondo le prime informazioni, i russi hanno ucciso una famiglia: padre, madre e figlia sono morti nell'impatto - prosegue il leader ucraino -. Le mie condoglianze alla famiglia e agli amici. Tutti i morti sono civili. E i russi non potevano non sapere quale veicolo stavano prendendo di mira. Si è trattato di un'uccisione deliberata di civili".

"Ieri, come ogni giorno in questa guerra, si è presentata l'occasione per cessare il fuoco. L'Ucraina propone da tempo questa soluzione: un cessate il fuoco completo e incondizionato per salvare vite umane. Alla Russia resta solo la possibilità di continuare a uccidere": lo scrive su X il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, riferendosi ai colloqui tenuti ieri a Istanbul tra le delegazioni ucraina, russa e statunitense. "Dobbiamo fare pressione sulla Russia affinché fermi le uccisioni. Senza sanzioni più severe, senza una pressione più forte sulla Russia, non cercheranno una vera diplomazia... Ieri a Istanbul tutti hanno visto una delegazione russa debole, impreparata e priva di poteri significativi. Questa situazione deve cambiare. Sono necessari passi concreti per porre fine alla guerra. Ci aspettiamo forti sanzioni contro la Russia da parte degli Stati Uniti, dell'Europa e di tutti i nostri partner. La diplomazia deve funzionare. Ringrazio tutti coloro nel mondo che mi aiutano davvero, non con le parole, ma con la forza. C'è bisogno di pace", ha aggiunto.

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