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Annalisa Terranova 23 gennaio 2025
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Il giorno dopo l’Inauguration day di Trump c’è chi, a sinistra, non ha voglia di piangersi addosso e anzi imbastisce una severa autocritica. Lo fa Paola Concia, femminista e attivista per i diritti Lgbtq+, con un durissimo post su Facebook che in poche ore scatena polemiche e reazioni.
Eccolo: «Con l’insediamento di Trump arriva una nuova epoca. E la sinistra mondiale? Con questa sinistra non si va da nessuna parte. Nel mondo. Nemica della libertà, nemica della tecnologia, con una idea cupa del futuro, che vuole mettere le mutande e cancellare libri, storie, scrittori, statue, ecc ecc, andando a braccetto con l’Islam. Nemica delle donne. Una sinistra senza un progetto di società, che ha paura di tutto e vuole regolare tutto. Mentre il futuro ci incalza nel bene e nel male, la sinistra guarda al passato con idee polverose. Ci vorrebbe uno sguardo di sinistra nuovo verso questo futuro, ma chi fa politica oggi a sinistra è pigro, e vuole solo mantenere quella fetta di consenso che, con un sospiro di sollievo, non la fa governare, perché oggi governare questo mondo nuovo è complicato. Lo dice una che grazie al peggiore cancelliere della storia tedesca, di sinistra, si ritrova alle porte una pazza neonazista, che dentro il suo partito è considerata una moderata. Spero di non incontrare mai Scholz nella mia vita. E non parliamo dell’Europa: imbambolata e tramortita. Un pugile suonato. Una pugile suonata. Trump la sinistra se lo è andato a cercare. E adesso vediamo che succede. Lontano da me gli gné gné per favore. Andate a piangere altrove, ci saranno molti luoghi qui e fuori di qui, dove piangersi addosso, sognare il sol dell’avvenire e rimpiangere i bei tempi andati. Adesso bisogna attrezzarsi e con coraggio capire che futuro ci aspetta».
Un post coraggioso. Critiche? Approvazioni?
«Approvazioni di tanti che sono di sinistra e non votano a sinistra. Le critiche saranno partite nelle chat, perché si fa così. Lì sopra avranno già cominciato a vomitare il loro disprezzo nei miei confronti, a darmi della fascista... ».
In effetti dici cose che si dicono anche a destra.
«Io penso che la sinistra mondiale stia commettendo non pochi errori. Non ha capito cosa sta succedendo, è tutto un piagnisteo. La sinistra non ha un’idea di società e di futuro. Non è competitiva e questo fa male alla stessa destra che si adagia sui suoi errori e fa male alla stessa democrazia».
L’errore più grosso dei tanti che la sinistra sta commettendo secondo te?
«La destra si è attaccata alla speranza di cambiamento. La sinistra guarda al passato e non al futuro. Ma ti pare possibile che Musk e Zuckerberg andavano bene quando erano vicini ai democratici Usa e ora sono diventati oligarchi? A sinistra sanno solo dire “quanto è brutto Musk”. Ma insomma... anche a me spaventa il presidente Trump ma lo devo combattere con le idee non con la lagna. Guardando avanti. Io sono antifascista ma possibile che l’unica critica che si fa al governo Meloni sia che sono fascisti?».
Tra i primi atti di Biden appena entrò alla Casa Bianca vi fu un provvedimento per favorire gli atleti trans...
«Ma ti pare normale? In Florida, vietando alle atlete trans di competere con le altre donne nelle scuole hanno rispettato un principio di realtà. L’estremismo woke ci ha riportato indietro, tu non puoi cancellare le donne, non puoi dire che è discriminatorio dire “donna incinta”. Questi isterismi hanno fatto riemergere parole d’ordine regressive. Per forza che poi ti trovi Trump che dice che ci sono solo due generi, maschile e femminile, e la gente applaude. Perché l’estremismo woke è diventato violento e discriminatorio e la destra ha buon gioco nel dire che difende il diritto di parola se l’ideologia woke lo vuole conculcare».
Vedi che è vero che ti sposti a destra...
«Ma non è vero, non è così. Io ne faccio una questione politica di metodo. Non ti piace la remigrazione? Neanche a me, però devi fare proposte alternative sull’accoglienza. In Germania abbiamo il 20% di immigrati e i problemi sono cominciati perché la sinistra ha chiuso occhi e orecchie e non ha detto nulla sull’immigrazione senza limiti. Oggi votano Afd per questo. Ma chi l’ha detto che controllare i flussi è una cosa di destra?».
Altri errori compiuti dalla sinistra, anche se quelli di cui abbiamo parlato sono già abbastanza?
«Bé, intanto non puoi usare la giustizia per liquidare i tuoi avversari, e questo vale anche per la destra. E poi mi domando: i valori occidentali sono di sinistra? Se sì, come io credo, allora la sinistra dovrebbe condannare l’Islam e difendere Israele e prendere atto che l’Islam segrega le donne e uccide i gay e i trans».
Un’ultima domanda su Giorgia Meloni. Chi la attacca dice che è andata da Trump mettendo in pericolo la sovranità dell’Italia, insomma avrebbe fatto un atto di vassallaggio...
«E quando ci andava Renzi da Obama era vassallaggio? Ma se la invitano è un problema di Meloni o è un problema di un’Europa intorpidita che resterà schiacciata tra Usa, Russia e Cina? L’Europa non deve reagire, ma agire. Ma che senso ha fare polemica su Giorgia Meloni alla cerimonia di insediamento e non entrare nel merito delle cose da fare? La verità è che la sinistra non vuole prendersi il rischio di fare proposte, perché non vuole governare, preferisce starsene sull’Aventino a pensare al sol dell’avvenire».