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Roma, 4 mag. (Adnkronos) - “Trovo sbagliate le parole di Macron, sia nel merito che nel metodo, quando afferma che, qualora un giorno il fronte in Ucraina dovesse crollare, non esclude la possibilità di inviare truppe francesi sul territorio". Lo afferma il leader di Azione Carlo Calenda in diretta sul canale YouTube di Ivan Grieco.
"Trovo il metodo sbagliato perché si tratta di una decisione che andrebbe presa assieme agli altri Paesi europei e non in autonomia. La seconda ragione per cui dico questo è che dovremmo agire nei confronti della Russia come abbiamo fatto con l'Unione Sovietica, ovvero attraverso la dottrina della deterrenza, elaborata da Truman e che consisteva nel finanziare tutti gli aiuti economici e militari necessari ai Paesi che erano sotto attacco del comunismo, evitando in ogni modo il conflitto diretto.”
“La Nato non ha mai dichiarato guerra diretta alla Russia: ne seguirebbe un'escalation che includerebbe la possibilità di attacchi nucleari. Macron è legittimato ad agire come ritiene, ma fare una fuga in avanti di questo tipo, mentre al contempo gli altri Paesi europei affermano il contrario, significa rafforzare Putin. Quello che, come Azione, auspichiamo è la costruzione, proposta anche nel 1999 al Consiglio di Helsinki, di una forza di reazione rapida composta da 60mila uomini e coordinata a livello europeo. I Paesi fondatori dell'Unione europea, compresa la Gran Bretagna, dovrebbero incontrarsi in una conferenza internazionale volta a definire l'assetto della difesa europea".