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Telecamere di video sorveglianza e sistemi di allarme a bordo delle automobili dei tassisti contro le aggressioni notturne. È quanto è al vaglio del Comune di Torino per tentare di far fronte ai diversi casi di aggressione che sono stati denunciati dai conducenti delle auto bianche. A spiegare che il Comune è attivo in questa direzione è stato l’assessore alla sicurezza Marco Porcedda rispondendo a un’interpellanza di Elena Maccanti, consigliera comunale della Lega. "Sono soddisfatta per la risposta, quelle annunciate dall’assessore sono due iniziative importanti che vanno nella direzione di maggiori tutele per questi lavoratori. Ho colto l’occasione per raccomandare massima attenzione alla piaga dell’abusivismo, che danneggia utenza e lavoratori", ha spiegato Elena Maccanti.
Il problema è noto
“Abbiamo affrontato il tema con il Prefetto e si è fatto carico di affrontare la questione nel dettaglio e portarla nei prossimi comitati per l’ordine e la sicurezza”, ha spiegato l’assessore. Il tema dunque è noto ed è stato affrontato anche con le stesse organizzazioni sindacali dei tassisti in sede di un tavolo comunale di confronto al quale ha partecipato anche l’assessore al commercio Chiavarino.
L’idea che è emersa sarebbe quella di dotare le aree taxi più critiche con telecamere di video sorveglianza. Operazione fattibile in quanto le colonnine che sono presenti in quei luoghi sono già elettrificate. Le aree in questione sono circa 11: via Palestrina 1, area Gottardo in piazza Donatori del Sangue, l’area Ciriè-Lanzo in corso Giulio Cesare angolo via Andreis, l’area Dazio in corso Giulio Cesare 397, l’area Sofia, l’area Stampalia, l’area Villari, l’area Sospello, l’area Bengasi, l’area Massaua, l’area Omero.
Sistemi di allarme a bordo dei taxi
Inoltre l’assessore sta valutando la possibilità di dotare i taxi di sistemi di allarme: “Con i servizi informativi e con un paio di realtà esterne sto cercando di sondare la possibilità di valutare l’inserimento di un sistema di allarme all’interno dei taxi che possa essere collegato alle centrali di polizia”. Questo nel caso in cui il tassista si trovasse in pericolo.
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