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Una raccolta fondi per aiutare Anna a combattere il tumore: "Adesso la mia priorità è la vita"

5 mesi fa 8
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Una gara di solidarietà che viaggia sull'asse Torino-Verona. È quella che è scattata per aiutare Anna Bellini, una giovane donna torinese che da qualche anno vive nella città di Romeo e Giulietta. Da nove anni però è costretta a combattere con un brutto male che fino al marzo del 2023 si era assopito; adesso invece è tornato a mordere e Anna e la sua famiglia sono di nuovo al centro della battaglia. Una battaglia faticosa e debilitante, così è sorta la necessità di chiedere aiuto ed è nata una raccolta fondi su Gofundme che si chiama 'Più serenità per la famiglia di Anna'. 

"La soglia che abbiamo fissato è alta ed è difficile da raggiungere con il solo aiuto di amici e parenti", racconta Anna, "L'obiettivo è arrivare a filantropi che hanno la possibilità di poter dare una mano a chi ne ha bisogno. Ci siamo messi a nudo io e la mia famiglia. Il nostro obiettivo è raggiungere 60.000 euro per riuscire a mettere a posto le situazioni che abbiamo in sospeso. Io non posso sapere quale sarà il mio futuro". 

La ricaduta nella malattia a marzo dell'anno scorso: "Nel 2015 ho scoperto la prima volta di avere un tumore, ma era operabile. L'anno scorso sono tornate le metastasi e non sono operabile. Adesso mi tocca la chemio a vita. La faccio in pastiglie tutti i giorni per tre settimane di fila e una di stop che mi serve per tirare su i globuli bianchi. Tutto questo finché il corpo regge". 

Riccardo, il marito di Anna, ha chiesto un congedo dal lavoro per aiutare Anna e i suoi due figli di 10 e 17 anni: "Mio marito si è messo in aspettativa perché io qua a Verona ho solo i miei suoceri perché la mia famiglia è a Torino. Mia sorella viene da me quasi tutti i fine settimana, ma le cose da fare sono tante e lui mi aiuta". Una raccolta fondi dunque che non serve per lanciare una start up o per finanziare la progettazione di una nuova applicazione per smartphone, ma che ha un obiettivo molto più serio: togliere almeno una preoccupazione dal peso che sostiene questa famiglia. 

"Io sono quasi nove anni che lotto contro questa malattia", conclude Anna, "Mi sono completamente messa a nudo raccontando la mia malattia sui social network. L'ho fatto di proposito per sensibilizzare le persone. Finché non mi ha toccata sapevo dell'esistenza del cancro, ma se non lo vivi in casa o attraverso l'esperienza di chi ti è vicino non riesci a capirlo completamente. L'ho raccontato e ho fatto vedere cosa si vive. Molte donne vivono la malattia in segreto, ma non deve essere così perché il cancro non è contagioso, non dobbiamo essere appestati. Siamo persone normali e in questo momento la mia priorità è la vita e la mia famiglia".  

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