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Vannacci, il primo raduno (senza simboli della Lega): «Nessun partito, per ora»

17 ore fa 1
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L’esordio non è un bagno di folla. «Ma ce lo aspettavamo: il meteo non è stato clemente...», si schermiscono gli organizzatori. Va così così la prima della Pontida vannacciana, la due giorni del generale Roberto Vannacci organizzata dai sostenitori a Viterbo. Sospesa con un paio d’ore d’anticipo (niente grigliata né intrattenimento musicale) causa maltempo. Niente paura: oggi «verrà un botto di gente, gli amici del generale stanno arrivando da tutta Italia». Ne è convinto Umberto Fusco, ex senatore leghista con un (breve) passato recente in Forza Italia, poi folgorato sulla via dell’autore del “Mondo al contrario”. È Fusco, anche lui ex ufficiale dell’esercito, il regista della prima convention dell’associazione «Noi con Vannacci», della quale è animatore. Niente simboli leghisti, niente verde-Carroccio ma solo un più rassicurante logo giallo in campo blu. Banditi, pare, anche i riferimenti alla X Mas.

TESSERAMENTO

Gli iscritti all’organizzazione per ora sono un po’ più di 2.500, oggi però proprio da Viterbo verrà lanciato il tesseramento. E ci si aspettano grandi numeri. Che sia l’inizio di una tela per la costruzione di un partito vannacciano? Il diretto interessato smentisce. Fusco, invece, non nasconde di sperarci. «Ci sono buone prospettive per il futuro... Ma non sono io a potermi esprimere, deciderà il generale. Noi lo seguiremo».

L’altra “falange” su cui può contare l’eurodeputato leghista, appena disarcionato dalla vicepresidenza del gruppo dei Patrioti a Bruxelles, è quella organizzata dall’ex parà Fabio Filomeni. È l’associazione nata ai tempi del Vannacci scrittore, che prende il nome dal bestseller da 300mila copie “Il mondo al contrario”. Gli iscritti, in questo caso, sono intorno a quota 10mila. E ora è pronta a fare il grande salto, con la data di battesimo già in calendario per il 23 novembre: da comitato culturale a movimento politico. «Ma non significa che nasce il partito di Vannacci – ci tiene a precisare il colonnello in congedo – Piuttosto, sarà una casa per ospitare tutti i sostenitori del generale». Con l’obiettivo di presentarsi alle elezioni? «Troppo presto per dirlo», risponde Filomeni. Che questa sera salirà sul palco di Viterbo subito prima dell’arringa di Fusco. Poi, alle 19,30, il gran finale con il “comizio” di Vannacci. Pronto – dicono i suoi – a togliersi più di un sassolino dalla scarpa sulla cacciata da numero due del gruppo dei Patrioti all’Eurocamera, voluta dai lepenisti per le uscite del generale contro le coppie gay. I suoi non l’hanno presa bene. «Mi voglio augurare che i compagni di viaggio della Lega non incassino il colpo standosene in sordina – sferza il colonnello Filomeni – Vannacci si è molto schierato in difesa di Salvini sul caso Open Arms. Mi auguro che ci sia reciprocità».

RETROCESSIONE

Il caso del Vannacci degradato per la verità ha i contorni di un giallo. Salvini ieri ha provato a minimizzare: «Il generale? Non è mai stato, penso, vicepresidente dei Patrioti». Ma proprio lui, l’8 luglio scorso, gli aveva fatto gli auguri via Twitter per il nuovo incarico. C’è chi sostiene che la retrocessione sarebbe stato effettiva già dal 18 luglio, quando sulla scheda web del Parlamento europeo di Vannacci il generale già risultava deputato “semplice”. Ma la decisione, a lui, non sarebbe mai stata comunicata.

Con lui solidarizza il numero due del Carroccio Andrea Crippa: «Una decisione che non ho capito. Ha preso 580mila preferenze, poteva e doveva fare il vicepresidente». Stesso disappunto del pubblico vannacciano arrivato ieri a Viterbo. Alla fine si contano una cinquantina di sostenitori. «Siamo stati noi a dire di venire direttamente domani», assicura Fusco. Si avvistano alcuni ex parlamentari leghisti: Vito Comencini, Giuseppe Bellachioma, Edouard Ballaman. Che quasi provoca: «Vannacci deve “slegarsi", fare altro rispetto a Salvini». Chissà che il generale non decida, prima o poi, di accontentarlo.

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